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L'assenza di rappresentanza politica, la crisi , Vendola e Di Pietro.

Creato il 31 gennaio 2012 da Controcorrente

L'assenza di rappresentanza politica, la crisi , Vendola e Di Pietro.

Mazzoleni arte

Ho constatato con sollievo, ieri sera, durante trasmissionedi Gad Lerner , che non sono il solo a denunciare la crisi di rappresentanzadella sinistra italiana, la sua inconsistenza ed anomalia rispetto a quellaeuropea e, altra  anomalia unica al mondo,la presenza inquietante di un governo tecnocratico, non elettodemocraticamente,  messo li con attounilaterale da Napolitano. La nostra palla al piede,oltre ad un sindacato cheha perso molta credibilità,lo si è visto durante la iniqua manovra sullepensioni e lo scioperino di facciata, resta da un decennio questo PD dicartapesta . Non ci rimane che sperare in Vendola Di Pietro ed altri movimenticivici . Debole consolazione ,come anche quella che perfino Asor Rosa ed altricominciano a porsi qualche problemino di prospettiva da mettere in campo se nonvogliamo essere fagocitati e distrutti dalle logiche dei tecnocrati .Dunque il problema non è Napolitano mala sinistra che non c’è, il progetto di prospettiva e di alternativa che nonc’è, la totale inerzia ed asservimento del pde la mancanza di coraggio e diiniziativa in questa fase della sinistra radicale..
Monti per altro, dopo quella che rischia di essere unamanovra inutile sulle pensioni, come ammesso ieri sera anche dalla Fornero ,fatta solo per accontentare la Merkel, si trova tra l’Incudine ed il martello.Cioè tra l’inutile ed iniqua logica di una dura manovra fatta per pura immaginein Europa ed i giudizi ultimi delle tre sorelle Rating che ne sottolineanol’inefficienza e i danni collaterali essendo ovviamente non solo iniqua maanche recessiva. Con le liberalizzazioni e la fase due, la tanto decantatacrescita non si vede peraltro all’orizzonte ed i mercati non ci credono,infatti lo spread ieri è risalito e resta ancora troppo alto per salvarci. Civorrebbe ben altro una ,manovra di reale sviluppo per il paese cosa che Montinon sta facendo per nulla ne’ la famosa riduzione DIRETTA DEL DEBITO di cui sicontinua a non parlare pur essendo il punto chiave per uscirne davvero senzainutili manovre tampone. Qui si ritorna a tutti i dubbi su Monti e sulla suareale capacità di portare l’Itala fuori dalla crisi e sul fatto che Napolitanoabbia commesso un grosso errore insieme al PD a non andare, come era naturale edemocratico, alle elezioni come in spagna. Di fatto restiamo in una situazionedi stallo e sarebbe ora ed urgente chela sinistra si svegliasse.
Purtroppo a differenza di Obama che almeno ha capito che per essere rielettodeve fare qualcosa di più del farsi bloccare dai poteri forti americani INFATTIRILANCIA LA TASSAZIONE DEI RICCHI, sia pur prudentemente per non essereaccusato di essere un pericoloso comunista, in Italia Monti non viene neppuresfiorato dall’idea che il punto fondamentale anche da noi come in Europa èquello di ridurre il debito REDISTRIBUENDO LA RICCHEZZA dunque con lepatrimoniali ed altri interventi idonei. Ecco perchè oggi sarebbe megliotornare alle urne sperando che la sinistra riesca a fare almeno questo oltre acorreggere tutte le iniquità ed i danni della prima manovra Monti. Subito ancheperchè forse così il progetto nefasto neocentrista PD-TERZO pollo ha qualchesperanza di essere bloccato.  Ma primaoccorre preparare in fretta un progetto unitario e credibile e qui torniamo aduna seconda sveglia per Vendola e Di Pietro che paiono ancora andar dietro alpiffero magico di Bersani.

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