L'assistente ideale

Creato il 09 ottobre 2013 da Ninapennacchi

Prima di abbandonare la mia "home, sweet home" ricontrollo tutto davanti allo specchio dell'ingresso speranzosa e... e mi arrendo all'unica devastante certezza della mia inutile esistenza: sono ancora io!(Cecile Bertod, "L'assistente ideale")
Suggeritomi da una gentile commentatrice del blog, il romanzo di cui voglio parlarvi oggi è stato una piacevole sorpresa. Se vi piace il romance contemporaneo&brillante, "L'assistente ideale" fa per voi. Ora, la trama non è niente di originale (due colleghi che litigano e poi si innamorano) ma credo che l'originalità in questo genere di libri sia sopravvalutata. La cosa importante è lo svolgimento, la creazione di situazioni divertenti, lo stile di scrittura... così la penso io, almeno, e in questo l'autrice se la cava niente male.
Trama: Questa volta Adel l'ha fatta davvero grossa! Antoine Morel, direttore della casa editrice "Le Seine Rouge", è stato più che chiaro: se non trova un'accompagnatrice per Kilian Lafevre può considerarsi licenziata. Il problema è che mancano solo poche ore al volo e non c'è neanche un'agenzia disposta ad aiutarla con così breve preavviso. Le resta un'unica, folle possibilità ed è così che l'insicura, goffa, distratta Adel Simon cede il posto a Charlotte Andre, affascinante ed elegante modella appassionata d'arte. Il piano è solo uno: resistere tre giorni senza fare troppi pasticci. In fondo non può essere così difficile reggere i panni dell'assistente ideale per qualche ora. Si tratta solo di sbattere un po' le ciglia, pavoneggiarsi in abiti costosissimi e ricordare gli appuntamenti. Certo, sarebbe tutto più semplice se Antoine non avesse deciso di farla seguire da Philippe, l'insopportabile grafico con il quale non fa che bisticciare da quando è stata assunta. Non le resta che incrociare le dita e sperare vada tutto per il meglio...
Cosa ne penso: Davvero divertente! Inizialmente la protagonista, Adel, non mi stava molto simpatica. Poi me ne sono innamorata. Come avrei potuto resistere, del resto? È dispettosa e fa gli scherzi al collega perfettino! La parte centrale del romanzo è davvero ben riuscita (c'è una scena sotto un temporale che ho adorato). Si allunga forse troppo sul finale, ma l'attesa viene riscattata da un epilogo molto azzeccato. Quando ho terminato la lettura avevo stampato in faccia un sorriso ebete... e ce l'ho ancora, in effetti :D
Dolci e buffi i nomignoli che i due protagonisti si scambiano durante tutto il libro. A essere precisi, non sono dolci e non sono nomignoli... ma sono buffi, eccome! E decisamente fantasiosi...
Lo stile dell'autrice mi ha colpito. Se la trama è molto "premoliana", lo stile no. La Premoli scrive semplicemente, senza fronzoli, racconta con (sembra) le prime parole che le vengono in mente. Alla Bertod piace invece giocare con le parole, trovare la comicità non solo nelle situazioni ma nel modo in cui si descrivono le situazioni. Le sue frasi mi sembrano più curate, meno terra terra, pur riuscendo a suonare spontanee, leggere e divertenti. 
Consigliato? Certamente sì, se vi piace il genere brillante. Con un'unica avvertenza: la formattazione del testo in alcuni parti sente la mancanza di una mano "professionale". A me non è importato, ma alcune lettrici sono piuttosto attente all'impaginazione. Quindi, prima di acquistare l'e-book, vi consiglio di leggere l'anteprima, ad esempio su Amazon, per capire se la formattazione è accettabile per voi. E, perché no, anche per farvi un'idea dello stile. 

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :