La commedia americana per ragazzi, ha spesso preso delle cantonate, inseguendo progetti sballati o semplicemente sbagliati, incapaci cioè di unire l’universo scolastico con i suoi problemi e le sue naturali incomprensioni, con quella delicata riflessione sulla crescita che è necessaria in questo genere di pellicole. Pur non arrivando mai a sfiorare il perfetto equilibrio dei film di John Hughes (vero maestro di questo tipo di film), questo A.S.S.O. riesce ad essere sfacciatamente simpatico, pur portando in scena una trama più che telefonata. Forse il merito è dell’affiatata coppia di protagonisti, ben coadiuvati da un manipolo di comprimari motivati, oppure del ribaltamento di un paio di luoghi comuni, che non dispiaceranno ai più attenti e scafati. Infine quello che colpisce è l’assenza di un contrappasso; qui la cosa fondamentale non è punire i cattivi, ma scoprire ed apprezzare se stessi. Innocuo e dimenticabile, ma probabilmente perfetto per motivare il pubblico a cui si rivolge, una pletora di adolescenti in piena tempesta ormonale.