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L’attacco al Napoli da parte di Piccinini durante Juventus-Lione

Creato il 11 aprile 2014 da Vesuviolive

Il Napoli anche quando non gioca è presente sulla bocca di tutti. Anche nello Juventus Stadium il Napoli è stato citato. Ovviamente nei cori beceri dei tifosi juventini che invitano sempre il Dio vulcano ha eruttare. Ma gli sfottò ci stanno, da decenni sugli stadi echeggiano cori, sia da una parte che dall’altra. Quindi tutto sommato sugli spalti degli stadi italiani ci possono stare queste cose, ma quando poi professionisti del calcio, giornalisti se vogliamo reputarli tali, iniziano offendendo il Napoli è qui che la cosa cambia. Ieri sera l’ultimo esempio su Canale 5. Durante la partita di Europa League tra Juventus e Lione, quindi in questa occasione non vedo cosa c’entri il Napoli, eppure il Napoli era presente anche quando in campo non ci sono le maglie azzurre. Il commentatore era Sandro Piccinini che piazza una delle sue sciabolate nei confronti di Marotta e Agnelli. Inizia girando intorno al problema dei fatturati, dicendo che il fatturato si guadagna, non un regalo, parlava chiaramente del presidente De Laurentiis, ma non lo ha mai nominato. Ovviamente si difende dicendo che non si riferiva a nessuno ma parlava in generale sul fatto dei fatturati. Ma guarda caso mentre elogia la Juventus lancia una dura frecciata al Napoli, simbolo del suo juventinismo. Poteva evitare assolutamente, ma come lui ance Marocchi, Mauro e il più grande di tutti Fabio Caressa, uno che mangia sulle discriminazioni razziali. Anche Porrà spesso cade in tentazioni e spesso lancia frecciate agli azzurri. Sono tutti contro di noi, salvo poche persone come Compagnoni, Di Gennaro e Marchegiani. Qui ovviamente stiamo parlando sia di Mediaset che di Sky. Per non parlare dei colleghi della Rai, covo romanista da sempre, non ci mettono nemmeno dieci minuti alla Domenica Sportiva per infangare il presidente De Laurentiis per la lite con il tifoso. Ma in secondo piano è passata inosservata la telecamera che seguiva tutti i movimenti del presidente azzurro, quasi un pedinamento. Ma il Napoli non reagisce, non fa nulla contro questi discriminatori, sarebbe una cosa importante quanto i gol di Higuain. Gli scudetti e i vari trofei si vincono anche facendo amicizie con le televisioni e la carta stampata, come lo faceva Ferlaino con il giornalista Agnes, perfetto alleato per sconfiggere la supremazia di Berlusconi e della Mediaset. Anche la Gazzetta ha chiuso la pagina della Campania, per dedicarsi alle vicende folkloristiche di Napoli e del Napoli. Anche il collega Garlando non ha esitato ha nel risparmiare Benitez, invitando il tecnico spagnolo ad andare a Siena per una gita. Il suo articolo così citava: “Probabilmente lei già ci è stato a Siena, un intenditore d’arte come lei, accetti il consiglio magari davanti a una bistecca. Si faccia raccontare dal Siena ormai rimasto senza banca, ma sempre attaccato ai suoi sogni dignitosamente. Vedrà che faranno meno problemi un lombardismo del genere, i fatturati degli altri, e la sua carriera che pare anche molto fortunosa, lasciando stare Conte e Mourinho”. Rafa li devi lasciare in pace, forse non lo hai ancora capito. Il totem della Juventus e degli orfanelli interisti. I grandi Stramou e Mouzzarri a stento li ricordo sulla Gazzetta. Ecco questo vogliono, una realtà che resta sempre attaccata ai sogni, un contorno per le loro tre squadre Inter, Juventus e Milan, e se vuoi anche la Roma. Solo questi bacini di utenza, nient’altro. Non dateci fastidio, vendete anche i Cavani e i Lavezzi, tanto con quei soldi guadagnati il piatto di maccheroni lo portate facilmente a casa.


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