L’attesa

Dicono che l’attesa fa parte anch’essa del piacere.

Sarà, ma a me sembra solo un tentativo per farsene una ragione.

Poi però l’attesa, durata giorni, settimane, mesi, finalmente finisce.

Ti ritrovi quindi a rivivere sensazioni già provate ma non per questo scontate.

Ma dove sei? E’ un’ora che aspetto

(sbrigati)

L’incontro nel parcheggio, le auto una vicino all’altra, il primo bacio rubato

(sbrigati)

L’attesa alla reception

Siete nostri clienti?

(si, sbrigati)

I vostri documenti e mi serve una firma

(eccola, sbrigati)

Controllo se c’è una camera già pronta

(sbrigati)

Bene sono tutte disponibili, avete un numero preferito?

No (la 69, cretina. Sbrigati)

Avete bisogno del servizio bar in camera?

Si, due spritz col Campari e un paio di toast (però sbrigati)

Bene. Ecco la chiave. Dovete passarla vicin…

Si grazie, sappiamo già come funziona (sbrigati)

L’ascensore, la calma prima che arriva e saltarti addosso non appena si chiudono le porte.

Ricomporsi qualche secondo dopo quando l’ascensore si riapre e cercare la 201

(sbrigati)

Entrare, chiudere il mondo fuori e metterti finalmente le mani addosso.

(dove eravamo rimasti?)