Ascoltami bene tu che non mi vuoi parlare
il tuo amico è come il tuo nemico
non è quello che sembra
placido origlia col suo mantello nero
dietro le porte
però non riesce a sentire i bisbigli
non riesce a capire i pensieri
che non fanno rumori
mentre chi non può parlarti liberamente
è la tua stella polare
silente lontana solitaria
ancora nonvedi che è come
una grande montagna…
Ascoltami bene
sollevati dalla tua tristezza
dal silenzio della stanza vuota
dal silenzio delle bocche cucite
forse quando ti rivedrò sarò già
altrove
fuori dai sotterranei delle fogne
dove ho trovato tra topi e rifiuti
la via per il sole…
Ascoltami bene
il capitano ladro
ha tirato l’esca di bordo
tra questi cunicoli vulcanici
i pesci piccoli abboccano spontanei
ma quelli grossi non si sono
fatti incantare
attendono silenti e immobili
l’ora d’attaccare…
Ascoltami bene
è a te che parlo,
conta fino a tre
e ci potremo rivedere
liberi
dalle catene
di ferro e
dalle catene
di cartone
Paola Dellutri