Un giorno, in un futuro non troppo lontano, potremo finalmente lasciarci alle spalle le anteprime, i provati e le notizie relative alla conversione europea di Monster Hunter 4, ma per il momento dobbiamo accontentarci di averlo visto e provato all'ennesima fiera di settore. L'edizione "definitiva" del quarto capitolo della saga firmata da Capcom raggiungerà il suolo asiatico il prossimo ottobre mentre in Europa, dove la prima versione non è mai stata rilasciata come da oramai triste consuetudine, dovremo aspettare fino all'inizio del prossimo anno. Per consolarci abbiamo testato il gioco sulle nuove incarnazioni della console portatile Nintendo e ci siamo avventurati all'interno di un'area che ancora non avevamo avuto modo di vedere in prima persona. Di novità capovolgenti non ce ne sono, in fondo lo si conosce oramai a menadito, ma ci siamo schiariti un po' le idee su alcuni aspetti controversi e siamo emersi dalla prova più convinti che mai che i fan dovrebbero prepararsi a spenderci sopra diverse decine di ore.
Al sole del deserto
Se avete presente com'è fatto un qualsiasi capitolo della saga, sapete anche come si struttura Monster Hunter 4 Ultimate. Abbiamo già avuto modo di parlarne in occasione del precedente Tokyo Game Show: Capcom si tiene a debita distanza dal concetto di rivoluzione, preferendo iterare le splendide idee che ne hanno decretato il successo degli ultimi dieci anni. Nel quarto capitolo si caccia, si raccoglie, si fabbrica e si torna a cacciare, in un ciclo apparentemente monotono ma forte di meccaniche solide e divertenti, specialmente quando ce le si gode in compagnia degli amici. Le migliorie passano innanzitutto dall'aggiunta di un paio di nuove classi di armi - Insect Glaive e Charge Blade - e di numerosi ambienti e nemici rispetto al terzo capitolo, ed in particolare nell'edizione Ultimate di ulteriori nove creature aggiuntive.
Inedita anche l'area Old Desert, una distesa di sabbia battuta da un sole accecante e movimentata da alte dune: ci abbiamo speso diversi minuti in multiplayer, modalità per cui questa specifica zona è stata creata, ed è una delle più belle che ci sia capitato di vedere nei vari incontri avuti con il gioco. Come già accennato in passato il maggior accento posto sulla verticalità degli ambienti dona uno strato di profondità inatteso all'esplorazione ma anche ai combattimenti, con il contraltare della perdita delle fasi sottomarine. Uno scambio che, ci sentiamo di dire, molti avrebbero sottoscritto senza troppe remore. Poter giocare online senza passare da sistemi terzi è una liberazione, soprattutto per chi sperimenterà Monster Hunter 4 Ultimate negli
Stati Uniti e in Europa dove una community più piccola e diradata rende complesso avere punti di ritrovo fisici.
Monster Hunter 4 Ultimate - Gameplay commentato dagli sviluppatori
Avendo potuto testare il gioco su New Nintendo 3DS (XL) possiamo anche affermare che ovviamente avere un secondo analogico rende le cose infinitamente più agevoli rispetto a quanto possibile utilizzando la precedente versione della console e, tutto sommato, anche l'ingombrante Circle Pad Pro ce lo si lascia alle spalle senza versare alcuna lacrima.
Se l'aspetto contenutistico lascia poco a desiderare, quello tecnico deve per forza essere affrontato con maggior tatto: si tratta di un prodotto che gira su un hardware con dei limiti, anche rispetto al resto dell'offerta mobile, quindi non è certo una meraviglia mai osservata prima, però le dimensioni maggiorate delle singole zone di ciascuna mappa, le architetture naturali e artificiali imponenti e la varietà visiva lo pongono un gradino abbondante sopra Monster Hunter 3 Ultimate per Nintendo 3DS. A colpi di demo da quindici minuti, nell'ultimo anno ci siamo insomma convinti che sia un titolo di qualità. Ora vorremmo poterlo mettere alla prova per un periodo più lungo di tempo così da fugare gli ultimi dubbi e passare oltre. Quando questo accadrà, di preciso, non ci è ancora dato saperlo ma il 2015 è l'anno giusto, quindi l'attesa è quasi finita.
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