“L’Attesa” è un videoclip musicale stato realizzato in maniera completamente artigianale ed autoprodotta. Testo e musica sono stati composti da Giuseppe Roberto “Atzo” Atzori, finito di registrare e arrangiare nel 2012.
Partecipano con voce Massimo Aresu, con chitarra solista Salvatore Fara, con chitarre ritmiche, basso e percussioni: Atzo. Le riprese di Atzo (dicembre 2011 – gennaio 2012) ed il montaggio di Massimo Congiu (novembre 2012).
Il video traspone in immagini il testo della canzone: una lettera di nostalgia tra due amanti distanti, ricca sia di metafore e astrazioni, che di riferimenti alla semplicità della vita quotidiana.
Tra ricerca reciproca, spazi silenziosi, tempi vuoti ed improvvisi momenti di brio ed allegra melodia, “L’Attesa” è la storia di due anime gemelle che vagano sfiornadosi, ma senza riuscire ad incontrarsi. L’incontro avviene solo nella dimensione dei sogni e dei sentimenti: lui cammina come un vecchio emigrante verso una presunta fortuna; lei tenta invece di seguirne le tracce del passaggio dando retta ad un intuito troppo lento.
Il protagonista, sospeso come nell’ansia della partenza, tra cielo e mare, continua il suo malinconico ed – in un certo senso – buffo e rocambolesco cammino, ricco di visioni e ripensamenti.
La protagonista attraverso la musica e la danza trasforma in poesia la propria attesa. A far da narratore all’intreccio principale vi è il cantante, che con la sua presenza e la sua voce interpreta i flash-back che uniscono, come nell’ordito di un tessuto, i fili della trama.
Il solo di chitarra che accompagna la danza costituisce il momento di maggiore enfasi emotiva e si configura come una fase di presunto raggiungimento della stabilità anelata. Continuo è il simbolismo sacro e profano, l’insistenza di ricordi e visioni, l’alternanza tra spazi naturali e urbani, tra orizzonti ampi e stanze sature di vita vissuta intensamente.
Nonostante le immagini di solitudine e desolazione degli ambienti, specchio d’interiorità, il cui effetto è amplificato dalla scelta del bianco e nero, a vincere è finalmente e comunque il dinamismo dell’esistere che continua ad andare e andare.
Giuseppe Roberto “Atzo” Atzori: testo e musica / chitarra, basso, percussioni e arrangiamenti / riprese e regia. Formatosi come grafico e storico dell’Arte, compie la sua carriera musicale presso varie scuole ed eterogenee esperienze dal vivo e in studio in formazioni pop, rock, world music e folk. Oltre a suonare come bassista e chitarrista, come percussionista si dedica alla costruzione dei propri strumenti. Nel 2002 autoproduce l’album Mente Dinamica contenente undici brani di cui è autore: il lavoro è sorprendente per la sua ecletticità e per la varietà degli spunti. Negli anni successivi continua la sua esperienza come musicista, e come autore registra vari singoli orientati stavolta verso la musica cantautorale e verso sonorità e ritmi dell’America latina e dell’area nord africana e mediorientale. Il suo prossimo progetto è un album di inediti e la rielaborazione di alcuni lavori del passato.
Massimo Aresu: voce. Lavora come doppiatore professionista a Roma dove si dedica anche alla musica. Ha compiuto varie esperienze come cantante solista e in formazioni corali. Nel 2002 è il cantante dell’album Mente Dinamica al quale collabora in ogni fase della registrazione e dell’arrangiamento.
Salvatore Fara: chitarra solista. Chitarrista e musicista di particolare eleganza e sensibilità, suona in formazioni che spaziano dal rock alla world music, fino ad arrivare al jazz. Tra i suoi progetti di spicco si ricorda l’ensamble “Liberamente”.
Massimo Congiu: montaggio. Artista a trecentosessanta gradi, opera liberamente nelle varie arti: è grafico, illustratore, architetto, designer, musicista, regista. Ha realizzato importanti lavori e ha compiuto esperienze professionali di spicco anche fuori dalla Penisola.
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