Il linguaggio della geopolitica anglosassone, identifica con la formula “security dilemma” uno dei maggiori problemi nelle relazioni interstatuali*.
La dotazione di un apparato militare nettamente superiore a quello dei propri antagonisti, può infatti creare negli stessi un senso di inferiorità, preoccupazione ed una sindrome da accerchiamento capace di spingerli ad aumentare, a loro volta, il proprio potenziale bellico, offensivo come difensivo.
Una mano pericolosa sul tavolo degli equilibri internazionali, vincente (ma con rischi elevatissimi) in epoca reaganiana ma oggi gravida di incognite.
*Si parla, ovviamente, dei maggiori fattori di potenza.