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L’aumento della disuguaglianza in Usa

Creato il 26 settembre 2013 da Sviluppofelice @sviluppofelice

(da Real-World Economics Review Blog) David Ruccio, marzo 30, 2013:

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L’Economic Policy Institute in due studi ci fa capire la natura e le cause della stagnazione dei salari e delle crescenti disuguaglianze in USA. In “The Sad but True Story of Wages in America”, Lawrence Mishel e Heidi Shierholz analizzano il rapporto tra produttività e salari dal 1989 al 2010, e concludono che la produttività è cresciuta molto più dei salari: 62,5% la prima, contro il 12% dei secondi. Il risultato ovvio è una crescente disuguaglianza nella distribuzione del reddito.

Nel secondo studio, “The State of Working America’s Wealth, 2011”, Sylvia Allegretto mostra che la maldistribuzione della ricchezza in USA è anche maggiore di quella dei redditi, ed è aumentata con la crisi del 2007. La ricchezza del quinto più ricco delle famiglie è cresciuta del 2,2% raggiungendo l’87,2%, mentre per gli altri 4 quinti la ricchezza è diminuita del 2,2%, abbassandosi al 12,8%. Quindi nel 2009 l’1% più ricco delle famiglie possedeva un valore netto 225 volte più grande di quella medio.

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Edward Fullbrook, 1 novembre, 2011, riporta alcuni dati di Der Spiegel sugli USA:

  • Circa due terzi dei patrimoni privati è concentrato nelle mani del 5% della popolazione. Nel 2009, durante la disoccupazione dilagante, il numero di milionari raggiunse il massimo.
  • Seconda la CIA la disuguaglianza di ricchezza in USA è maggiore che in Tunisia e in Egitto.
  • Gli Stati Uniti sono ormai in una nuova era medievale, dominata dai super-ricchi.
  • Negli anni della crescita (2002-07) l’1% dei più ricchi possedeva il 65 dei redditi, e adesso possiede più di metà dei capitali mobiliari.
  • Nel 1980 i massimi dirigenti guadagnavano 42 volte di più di un impiegato medio. Oggi 300 volte di più.
  • Warren Buffet (che dichiarò che la sua segretaria pagava una percentuale di tasse più alta della sua) guadagnava nel 2010 63 milioni di dollari, ma pagava il 17% in tasse.
  • La crescente disuguaglianza e il potere politico concentrato nelle élite più ricche ha ridotto drasticamente la mobilità economica in USA, molto al di sotto di quella europea.

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David Ruccio, 27 marzo 2012 (dal New York Times):

Nel 2010, dell’aumento totale dei redditi, il 37% è andato allo 0,01% più ricco (+21%); il 56% al resto dell’1% più ricco (+11,6%); il 7% è andato al restante 99% della popolazione (+0,2%). In totale il 93% dell’aumento di reddito è andato all’1% più ricco.

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David Ruccio, 21 febbraio 2013, riporta i dati di David Cooper sul salario orario minimo USA dal 1968 al 2012:

  • Il salario minimo ($7,25) è più basso di quello del 1968 ($ 9,25).
  • Se fosse aumentato quanto l’aumento medio dei salari, sarebbe di $10,46.
  • Se fosse aumentato quanto la produttività, sarebbe di $18,75.
  • Se fosse aumentato in proporzione all’aumento dei redditi dell’1% più ricco, sarebbe di $28,34.

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David Ruccio, 15 luglio 2013: Declino dei salari reali americani 2009-2012:

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Secondo il National Employment Law Project in questo periodo

  • I salari orari medi sono diminuiti del 2,8%.
  • Sono calati di più i salari dei lavori meno remunerati e di quelli medi (3% o più) rispetto a quelli dei lavori più remunerati (meno del 2%). Sono calati del 5% o più nei lavori: cucina dei ristoranti, preparazione dei cibi, aiuto sanitario a domicilio, cura delle persone, domestiche.
  • Nello stesso periodo la produttività è aumentata del 4,5%. Quindi al capitale è andato molto più del 100% di questo aumento.

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Merijn Knibbe, August 2, 2013:

USA, aumento della ricchezza delle famiglie per gruppi di reddito 1983-2010

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Fonte: http://stateofworkingamerica.org/chart/swa-wealth-figure-6b-share-total-household/

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