L’Australia ribolle, tra salary cap aggirati e scontri tra federazione e franchigie

Creato il 15 luglio 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

La federazione australiana ha aperto una inchiesta su una non meglio precisata franchigia di Super Rugby che avrebbe pagato almeno un suo giocatore aggirando i divieti sul salary cap. A rivelarlo è il The Sun-Herald e l’ARU ha confermato la notizia mantenendo però sotto stretto silenzio i nomi di club e atleta.
In pratica il giocatore sarebbe stato pagato in parte non direttamente dalla franchigia come prevedono le regole stabilite dalla federazione, ma anche da una province. Un pagamento avvenuto in contanti, senza lasciar traccia documentale, finito nelle tasche del giocatore: aggirando così le norme sul tetto agli stipendi ed evadendo le relative tasse.
Pare che però questo non sia l’unico tentativo di aggirare il salary cap avvenuto in Australia  negli ultimi tempi: una franchigia avrebbe cercato di  sottoscrivere un contratto di sponsorizzazione per poter pagare sottobanco un giocatore che senza un “ritocco” al suo ingaggio se ne sarebbe andato.
Il 23 luglio a Sydney si terrà una riunione della federazione che si occuperà di questi casi, anche se in realtà il piatto forte del summit saranno i rapporti – molto tesi – tra l’ARU e Rebels, Western Force e Waratahs.


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