«Personalmente posso affermare che i libri di Hilde De Clerq mi hanno introdotto a una lettura diversa della condizione autistica e del modo di essere di queste persone», questo scrive Antonella Valenti, traduttrice dei libri della De Clerq.
Il libro «L’autismo da dentro è articolato in due parti: una descrive gli aspetti della triade (il gioco e l’immaginazione, il linguaggio e la comunicazione, le emozioni e i sentimenti), l’altra è concepita proprio come un manuale in cui l’autrice si sofferma sugli aspetti pratici della vita quotidiana come mangiare e dormire, la cura dell’igiene personale, la sessualità e le relazioni interpersonali, la prevenzione e la gestione dei problemi, l’autonomia e la predisposizione dell’ambiente. Numerosi sono gli esempi e i suggerimenti che permettono di penetrare nella complessità dell’autismo per intervenire in maniera efficace nella risoluzione dei problemi.
L’autrice parla dell’autismo con molto realismo, eppure, nella versione originale, inserisce nel testo numerosi brani poetici, force perché anche la poesia ha un linguaggio proprio, che occorre saper interpretare. Attraverso la testimonianza di Hilde comprendiamo come tante persone con autismo desiderino avere un contatto con noi ma non dispongano delle abilità necessarie per riuscire a stabilirlo, e allora chi queste abilità le possiede deve costruire quei ponti attraverso i quali è possibile incontrarsi e condividere le esperienze della vita. Questa è una sfida che richiede energia, tempo, impregno e dedizione, spesso senza ricevere nulla in cambio, ma a questo sono già preparati quanti operano per diffondere la « cultura » dell’autismo.
Sono perciò felice di presentare e consigliare la lettura di quest’ultima « perla » di Hilde che risulterà gradevole e di sicura utilità a genitori, insegnanti, educatori e a tutti coloro che vorranno accostarsi all’autismo nel rispetto della dignità di queste persone nate con un diverso modo di pensare, nella consapevolezza che conserveranno queste loro caratteristische peculiari per tutto l’arco della loro vita.»
Qui trovate l’articolo per intero.
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