Produrre un’auto elettrica che costi circa 30mila dollari, in grado di percorrere 200 miglia con un pieno. È la scommessa di General Motors, che parallelamente si sta anche impegnando a trovare un modo per abbattere i prezzi delle batterie, una delle componenti più care dei veicoli ‘a impatto zero’.
Un tema su cui ho scritto recentemente, e che rappresenta una delle chiavi di volta nella costruzione di una mobilità (e quindi di un futuro) sempre più sostenibile.
Al momento, il mercato mondiale della e-mobility è guidato (scusate il gioco di parole) principalmente da Tesla, Nissan e proprio General Motors. Un settore che combatte ogni giorno con l’abbattimento dei costi delle batterie, nonostante Nissan abbia già annunciato di aver particolare interesse per batterie che resistano per 200 miglia, dal momento che la media dei guidatori di veicoli giapponesi guida solitamente per distanze inferiori.
Per quanto riguarda invece gli USA, il mercato dell’auto elettrica sta cercando di offrire sempre nuove alternative per ridurre l’impatto inquinante del settore e dare sicurezza ai conducenti. E in Italia? Se tutto (o quasi) tace dal punto di vista dei produttori di auto, lo stesso non si può dire per quanto riguarda le infrastrutture. Da sottolineare soprattutto le colonnine di ricarica sviluppate da Enel che permettono di fare un pieno di energia in soli 30 minuti.
[foto da ecoreport.tv]