L’automazione industriale è l’insieme delle tecnologie e dei metodi che gestiscono le macchine attraverso l’utilizzo di dispositivi. L’automazione industriale, riduce in genere l’intervento umano nelle operazioni ripetitive ma soprattutto è impiegata nelle situazioni in cui sia richiesta un alto grado di prestazioni e sicurezza.
L’automazione industriale sta diventando sempre più indispensabile per le aziende in quanto consente di ottimizzare i tempi di produzione.
CHE COS’E’ L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE?
Il settore dell’automazione industriale utilizza in modo predominante l’elettrotecnica che mira a rendere automatico un qualunque processo tecnologico. Scopo dell’automazione industriale è aumentare la capacità produttiva degli impianti e di rendere gli stessi indipendenti dall’essere umano.
L’automazione industriale si basa sull’installazione di macchine robotizzate che sono in grado di effettuare in modo rapido ed efficiente una serie di mansioni. Consente la diminuzione del numero di dipendenti, la velocizzazione dei processi produttivi in azienda e un aumento della qualità, poiché le macchine sono dotate di un elevatissimo margine di precisione.
L’automazione industriale si divide in:
- Automazione rigida: alti volumi di produzione di manufatti con caratteristiche costanti. Richiede elevatissimi ritmi di produzione. Scarsa o nulla possibilità di riprogrammazione.
- Automazione flessibile: volumi di produzione variabili per manufatti diversi (FMS). Macchinari in grado di essere utilizzati in diverse lavorazioni con modesti cambiamenti.
L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
Con il termine automazione industriale si vuole indicare “ quell’insieme di teorie e di tecniche utilizzate per progettare e realizzare nel campo industriale una progressiva sostituzione dell’attività umana con sistemi complessi di produzione composti da macchine, dispositivi e apparecchi automatici”.
L’automazione industriale ha portato a delle conseguenze rivoluzionarie che hanno mutato il volto della società e che hanno avuto un forte impatto sulla produttività e sullo stile di vita delle persone. L’automazione comporta un aumento del tasso di produzione e una riduzione della quantità di lavoro impiegato, con un’evidente ripercussione sull’aumento della produttività e sulla riduzione dei prezzi dei prodotti realizzati su scala industriale.
Lo sviluppo e la diffusione dei componenti elettronici uniti all’automazione hanno inoltre cambiato il lavoro dell’uomo: se gli operai non sono più chiamati a svolgere il lavoro che adesso compiono le macchine, si rendono però necessarie delle figure specializzate in grado di usare e controllare le tecnologie impiegate nelle industrie automatizzate.
STORIA DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
Il termine automazione fu coniato nell’industria dell’automobilistica, dove cominciavano a venire introdotti dispositivi automatici e di controllo nelle linee di produzione molto avanzati, nell’immediato dopoguerra.
In particolare, si pensa che a coniare il termine “automazione” sia stato D.S. Harder, vicepresidente della Ford Motor Company, anche se la parola automazione è stata utilizzata per la prima volta solo verso la metà del Novecento, si può parlare di automazione industriale, ossia dell’applicazione di macchine automatiche per la produzione industriale, già nel XVIII secolo, con l’avvento della rivoluzione industriale.
Il termine automazione industriale è utilizzato ogni qualvolta ci sia una significativa sostituzione del lavoro e dell’intelligenza umana con azioni di tipo informatico, elettronico e meccanico: oggi definito come meccatronica.