Ottobre a Parigi è sinonimo di indigestione d’arte che una volta all’anno si può fare ben volentieri!Fervono quindi i preparativi nella capitale francese per i più importanti appuntamenti del mercato dell’arte internazionale. Nella capitale francese questa settimana inaugurerà la FIAC (una delle più importanti fiere d’arte contemporanea), a seguire le cosiddette foires off: Slick, Show Off e Cutlog.
La FIAC è ormai una consuetudine consolidata negli anni per le grandi gallerie di tutto il mondo, ma Slick si è difesa bene in questi anni e sta vivendo dalla terza edizione un’ascesa esemplare.
Addentriamoci prima di tutto nel fantastico mondo della FIAC (Foire Internationel d’Art Contemporain), ormai si potrebbe dire un’istituzione, meta ambita dai galleristi di ogni dove (si contende il primato con Art Basel) e tutti attendono con trepidazione il momento del vernissage: fiumi di champagne, collezionisti in cerca del buon pezzo, signore ingioiellate, addetti stampa che corrono per ogni dove e a farla da padrone è la mondanità che piano piano si dirada e nei giorni successivi lascia spazio all’arte. Il Grand Palais è di cerco la cornice perfetta delle grandi occasioni, ma diventa sempre più interessante anche la parte della Cour Carré du Louvre…. dove si osa di più! Quest’anno il numero delle gallerie è aumentato, ben 194 gallerie internazionali, 3500 artisti…non tutti fortunatamente in corsa per il prestigioso Premio Marcel Duchamp, vinto lo scorso anno da Saâden Afif, destinato soltanto ad artisti francesi.
Se la FIAC presenta gallerie di calibro mondiale, tra le new entry più interessanti quest’anno si trovano la galleria Schirman & De Beaucé e Dominique Fiat. Anche Slick non scherza… nuove proposte giovani e fresche per i suoi 5 anni di età. Dopo Slick-Berlin, ovvero la creazione di una fiera-satellite a Berlino, per il 2010 è stata creata la sezione Slick–Orient, per focalizzare l’attenzione sulla produzione artistica asiatica e più in generale orientale, alla ricerca di nuova linfa vitale per l’arte del vecchio continente. Non c’è niente da dire, questa fiera è sempre stata al passo con i tempi, quest’anno presenta 42 gallerie e cambia postazione, non più nel tradizionale laboratorio d’arte contemporanea, il 104, ma sarà interamente allestita tra il Palais de Tokyo e il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, un cambio di location che forse gioverà per la vicinanza con la FIAC ma a mio avviso decontestualizzerà il carattere innovativo di questa fiera, il 104 era il centro d’arte contemporanea forse più adatto ad ospitarla.
Altra fiera nata sempre nel 2005 è Show Off con una particolarità, le gallerie sono invitate a presentare un solo artista. Anch’essa situata vicino al Grand Palais vuole proporsi come momento di presentazione per giovani artisti, come si legge nelle parole di Jerôme Ladiray “Nel cuore della profusione orgiastica delle fiere d’autunno che spesso ricorda una passeggiata nei bazar egiziani, mi aspetto che in Show Off si respiri calma e voluttà (…). Presentare solamente dei “one man show” è una sfida! Allora giochiamo!”. Ladiray è il direttore di una delle gallerie che parteciperanno alla sezione Émergence, riservata alle gallerie che hanno meno di 3 anni di vita. Importanti spunti per giovani artisti, non perdetevi questa edizione!
E Cutlog? Si definisce alternativa e complementare alle altre due più grandi fiere la FIAC e Slick. Quest’anno festeggia la sua seconda edizione. Le recensioni su questa foire off, non sono state entusiasmanti fino a questo momento speriamo che nel 2010 si difenderà meglio. 35 gallerie per la maggior parte francesi, in posizione strategica perché avviene alla Bourse du Commerce, a metà strada quindi tra il Grand Palais e la Cour Carré du Louvre, per intercettare i flussi dei collezionisti della FIAC. Una posizione niente male ma chissà se sarà premiata dal flusso di visitatori e soprattutto dai collezionisti?!
Quattro fiere ognuna con i propri punti di forza, pregi e difetti, infuocheranno come ogni anno l’autunno caldo dell’arte contemporanea a Parigi, staremo a vedere le proposte interessanti che emergeranno in questo 2010 durante il quale si sono visti cenni di ripresa del mercato dell’arte internazionale.