L'autunno che verra'.... secondo la paris fashion week

Creato il 12 marzo 2013 da Ornella Di Mauro @ornelladimauro

Le frivolezze di Miu Miu. La maestria di Valentino. Le sorprese coreografiche di Marc Jacobs per Louis Vuitton. La briosità di Lanvin e le gipsy chic di Givenchy. Questo e tanto altro dalle passerelle di Parigi, ultima tappa delle fashion week che ci hanno fatto pensare anzitempo alla prossima stagione fredda.
L'autunno che verrà vedrà una donna eterogenea che potrà scegliere tra tanti look e colori. Di certo non mancherà il blu cina, il classico black&white e il tenue nude in tutte le sue sfumature che vanno dal creamy al rosa vero e proprio. Se le gonne tendono ad allungarsi al ginocchio o alla caviglia, i tessuti si fanno trasparenti e leggeri.  

GIVECNHY

Questo ho visto da Givenchy. Una sfilata che mi ha fatto storcerò il naso prima e innamorare dopo. Perché mi conosco e i mie grandi amori iniziano sempre così: con un disturbo iniziale seguito da una lunga passione. La gipsy chic proposta da Riccardo Tisci è una donna che ha abbandonato la precedente aggressività. I felini dell'anno precedente sono state sostituiti da Bambi. Le felpe over si indossano su gonne a matita trasparenti e loo street style, così, diventa couture.

LOUIS VUITTON

Superfemminile la proposta di Marc Jacobs che per Louis Vuitton immagina una passerella popolata di porte di hotel. Da queste escono delle donne borghesi, in stile anni '40. Donne che amano l'uomo sbagliato e che vivendo di attimi fuggenti indossano la prima cosa che gli capita. Ed è l'eleganza inconsapevole che nasce da abbinamenti non pensati: il minipull su una gonna a matita o su pantaloni pijama; sottovesti di pizzo e vestiti ricamati, quelli della sera prima coperti da una giacca improvvisata.

CHLOE'

Lineare. Un pò boyfriend ma sempre romantica la donna di Chloé. Le giacche dall'aspetto militare sono mitigate dagli abiti ricchi di dettagli femminili. Si preannuncia qui il blu cina che esplode nella sfilata tanto apprezzata di Valentino. La vedi e pensi all'eleganza e alla precisione dei disegni delle porcellane bianche e blu. Una signora classica, virginale che lega la chioma in una treccia, indossa abiti lunghi, adorni di merletti bianchi. Il volto incorniciato da abiti che sono capolavori di maestria. La più bella proposta di sempre quella di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli ispirata dichiaratamente alle pitture fiamminghe e ai quadri di Veermer in particolare.

Ricca, spettacolare come sempre la fashion week di Parigi. Sfilate a parte qualche must l'ho già intercettato. Nude attitude oltre il blu già visto. Le tenui sfumature del rosa nel tubino morbido di Lanvin si accendono sulla silhouette stratificata di Miu Miu diventando quasi prugna da Louis Vuitton.

Tra le fantasie segnala la sua presenza il tartan, tanto nella versione grunge di Saint Laurent, in quella più rigorosa di Céline e nelle mescolanze di Givenchy.

Tra le chicche che impreziosiscono abiti semplici, i fiocchi. Mini o maxi.


E infine il black&white che essendo al contempo assenza e presenza di colori segna il punto di partenza: gli estremi contengono un intero arcobaleno. Per la serie... va bene le sfilate, va bene i suggerimenti. Ma alla fine siamo sempre noi a scegliere. E ancora di tempo ce n'è. Ne riparleremo a settembre.

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