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L'autunno di Pablo Neruda

Da Silvy56
L'autunno di Pablo Neruda
Modesto è l'autunno, come i taglialegna. Costa molto togliere tutte le foglie da tutti gli alberi di tutti i paesi. La primavera le cucì in volo e ora bisogna lasciarle cadere come se fossero uccelli gialli: Non è facile. Serve tempo. Bisogna correre per le strade, parlare lingue, svedese, portoghese, parlare la lingua rossa, quella verde. Bisogna sapere tacere in tutte le lingue e dappertutto, sempre, lasciare cadere, cadere, lasciare cadere, cadere le foglie. Difficile è essere autunno, facile essere primavera. Accendere tutto quel che è nato per essere acceso. Spegnere il mondo, invece, facendolo scivolare via come se fosse un cerchio di cose gialle, fino a fondere odori, luce, radici, e a far salire il vino all'uva, coniare con pazienza l'irregolare moneta della cima dell'albero e spargerla dopo per disinteressate strade deserte, è compito di mani virili.

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