"Non si può andare avanti così a lungo. Senza drastici
cambiamenti, da parte della BCE e dei leader europei, la moneta unica
potrebbe distruggersi nel giro di poche settimane. L’evento scatenante
può essere il fallimento di una grande banca, la caduta di un governo,
un altro flop in un’asta di titoli."
L'immagine di copertina
del nuovo numero del settimanale inglese non lascia spazio a dubbi
sulla sua posizione rispetto alla situazione economica. Secondo l'
Economist la moneta unica sarebbe a un passo dal baratro, perché i
provvedimenti finora presi dai membri dell'Europa sono risultati solo dei
palliativi troppo poco coraggiosi e incisivi: servirebbe una generale
cessione di sovranità che i Paesi fanno fatica ad accettare, mentre la
BCE
dovrebbe tagliare i tassi di interesse a breve termine e andare avanti
con l’acquisto di titoli di Stato. Un occhio particolare va all'
Italia:
"L’ultima
settimana di gennaio l’Italia dovrà rifinanziarsi piazzando titoli per
30 miliardi di euro. Se i mercati non risponderanno bene, e la BCE
nemmeno, l’Italia si ritroverebbe a un passo dal default."
L'ultimo appello va ad
Angela Merkel:
la Germania non può continuare a minacciare le economie deboli con
l'uscita dall'euro e al contempo rassicurare i mercati sulla
sopravvivenza della moneta unica.