L'avvocato all'ordine

Scrivere, di questi tempi è una tragedia a rischio... per gli avvocati. Sentite questa, non faccio nomi ma vorrei parlarvi di un avvocato che, "in nome e per conto" di un suo assistito, nella giornata di ieri mi manda via posta elettronica un minaccioso quanto ridicolo "pravviso (è scritto così: pravviso) di querela" dove si afferma che avrei diffamato un suo assistito in quanto "l'epiteto di pregiudicato che lei attribuisce al signor ... è diffamatorio ed è intenzione dello stesso signor ... sporgere querela nei suoi confronti."
Ma va! Peccato che "l'epiteto di pregiudicato" dimostra soltanto che l'autore della minaccia di querela nemmeno ha letto quanto ho scritto in quanto dell'epiteto, oggetto dell'annunciata querela, non c'è traccia.
Che dire? Che fare? Per il dire, è meglio tacere e, per evitare d'ingrassare la polemica, ho cancellato l'intero paragrafo in questione... Per il fare, in nome e per conto di me stesso, non aprirò un tavolo e non segnalerò, come vorrei,  il comportamento dell'avvocato in questione al suo Ordine professionale.
cp
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