Piero Longo, deputato del Pdl ed avvocato di Silvio Berlusconi, spiegò a Radio Capital: «Se venisse chiesta e data la grazia ci potrebbero essere novità perchè questa può riguardare parzialmente la pena. Anche le pene accessorie, dipende dalla decisione del Presidente della Repubblica, bisognerà vedere che tipo di provvedimento di clemenza verrebbe eventualmente concesso. Il governo terrà senz’altro perché non ci sono alternative per chi ha senso di responsabilità ed io credo che il Pdl ne abbia e che ne abbia il presidente Berlusconi».
Longo aveva anche spiegato che il Cavaliere non si ritirerà: «Farsi da parte significa non essere più un punto di riferimento e io non credo che questo possa accadere». L’avvocato di Berlusconi aveva anche aggiunto: «La grazia verrà prima o poi formalmente richiesta». La questione si è sollevata perchè il Presidente Giorgio Napolitano aveva fatto sapere ieri che non aveva ancora ricevuto nulla.
In serata, Piero Longo è tornato sulle sue parole, affermando di non aver mai detto che Silvio Berlusconi chiederà la grazia: «Non ho detto questo. Ho detto invece che il primo a sapere che la domanda di grazia sarà avanzata sarà il capo dello Stato. Per rispetto istituzionale».