L'azzurro oltre la tenda

25 aprile. Forse alcuni di voi si aspetterebbero uno dei soliti pipponi pseudomoralisti in stile "Bella Ciao", che sia in grado di risucchiare in un grande ed onnisciente calderone il ministro Giovanardi (chiaramente in preda ad una sindrome frontale nel sostenere certe posizioni) e alcuni ribaldi neofascisti, almeno tanto isolati quanto tristi, che qualche ora fa hanno tappezzato Roma di manifesti un po' retrò, per così dire. Non è detto che un post di tale sorta non giunga nelle prossime ore, ma ormai alla fine di questa giornata di Pasquetta un po' campagnola si ha voglia di sentirsi un minimo più leggeri.
Ed è un peccato trovarsi ad aprire solo una volta arrivati a casa, un pacco postale dal timbro americano, con dentro un paio di magliette ordinate qualche tempo fa su un sito originale e pieno di immagini di valore. Un sito che vi consiglio, per provare ad indossare qualcosa che provi a rappresentarci un po' di più. Si chiama ThreadLess (letteralmente "senza marchio", e non è un mistero comprendere il perchè!).

E' un peccato, dicevo, perchè proprio su quelle magliette è dipinta l'icona di questa giornata di primavera, inaspettatamente invasa dal sole, trascorsa a metà tra griglia e naviglio, a giocare a piedi nudi a palla avvelenata su un prato verde e pieno di margherite, spostando per qualche ora la tenda di grigio che sembra rivestire, come un sipario un po' triste, certe volte, le nostre città.