Magazine Racconti

l. ciop e cip

Da Thefreak @TheFreak_ITA

l. ciop e cip

Era sabato. Un giorno poco adatto per ricominciare. Sarebbe stato meglio tenere botta. Aspettare che l’orda di turisti passasse sul proprio corpo di peluche. Che lo immolasse con la nipponica scarica di flash. O forse no, era davvero giunto il momento di scaricare il proprio gigantesco flash di tritolo. Illuminare il mondo di una luce divina. Era stanco di attendere il lunedì. Il giorno di riposo. Il giorno dei buoni propositi che faticavano ad alzarsi dal letto.

Lui era Ciop. Il braccio. La mente era Cip. Essere stupidi non significava avere le palle. Essere intelligenti non equivaleva a non averle. Cip le aveva. Lui no. Non aveva mai saputo cosa farsene. Fino a quel momento. Era sabato. Come tanti altri sabati avrebbe voluto chiedere al socio di sgranocchiare le nocciole assieme. La sera. Ma come pretendere di finire bene il sabato ciò che era iniziato male il lunedì. Non era e non sarebbe mai stato possibile ricominciare dalla fine.

Eppure l’amore aveva inizio dalla fine. Dal sabato, non dal lunedì. E Ciop avrebbe tanto voluto sperare che non arrivasse mai il lunedì. Perché il lunedì si sarebbe ricordato di essere al mondo. E che per il mondo era nient’altro che Ciop. Mentre lui avrebbe voluto rifugiarsi nello scafandro di peli sintetici di Cip. In due non avrebbero avuto bisogno del tritolo per sentirsi vicini a dio. Anche se dio non avrebbe mai e poi mai approvato. Del resto Ciop non avrebbe mai trovato il coraggio. Il coraggio di dire a Cip che no, non fu un caso se il pulcino si schiuse proprio sotto la sua coda.

Non c’era più tempo. Ciop non avrebbe mai più versato del ketchup con Cip sul petto di Pluto. Non si sarebbero mai più stretti assieme per paura del drago. E non avrebbero mai più fatto nevicare pop corn sulla testa di Paperino da un albero in fiamme. Il momento era giunto. Quello era e sarebbe stato l’unico modo di togliersi la maschera di dosso. Lasciarla esplodere. La fine sarebbe stato l’inizio. Come per l’amore. L’amore per Cip.

Non c’era alternativa. Ci sarebbe sempre stato un albero di troppo tra loro due. Come in Fuori Misura. E la soluzione allora come sempre sarebbe stata scavarci una galleria per far passare il treno. E le gallerie si scavano col tritolo. Ciop lo sapeva. Come sapeva che non sarebbe mai più stato incollato a Cip col bitume Lassù Tra I Rami. Dio avrebbe mandato un suo messaggero a segarli. L’Amore È Una Cosa Pericolosa. Non sarebbe bastato trasformarsi in due agenti speciali. Né chiedere il sostegno di Monterey Jack, di Scheggia e di Zipper per ingannare dio. Dio era l’inizio ed era la fine. E la fine non fu un happy end.

di Chet

Tratto da: Erano – 26 Racconti per gente che fu.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines