Di Maddalena F.
Tra i tanti testi che ha scritto, il mio preferito è senza dubbio Aspirapolvere di stelle, in cui si narra di tre amiche: Ginevra, “vedova” di un fidanzato incosciente e superficiale, ma da lei “santificato” in un ricordo che non corrisponde alla realtà; Arianna, madre e moglie di uno sceneggiatore di telenovelas, adorato da tutte tranne che da lei, che se ne vergogna; e Penelope, che vive trasognata in un alloggetto a Madonna di Campagna, circondata dai suoi parenti e dai suoi amati rotocalchi rosa e fumetti. Sono anche conosciute come le “Fate veloci”, perché ciascuna di loro ha un talento, chi nella cucina, che nel giardinaggio, chi nelle pulizie: così hanno creato un’agenzia di servizi per venire in soccorso (a pagamento, s’intende!) di donne in carriera che vogliono sembrare ottime cuoche – ma non hanno neppure il tempo di fare la spesa – o di mariti fedifraghi che approfittano delle vacanze estive della famiglia per usare la casa come una garçonniere, salvo poi dover ripristinare un ordine al ritorno della moglie.
Un giorno, le tre amiche ricevono una telefonata importante: un famoso scrittore cerca casa in città per trarre ispirazione per il suo ultimo romanzo e vuole un servizio impeccabile, ma invisibile… lo scrittore in questione è bello come un attore del cinema e misterioso come un agente segreto… questo scatenerà la curiosità delle Fate e un antagonismo tra due di loro per cercare di conquistarlo. Tra equivoci, malintesi e colpi di scena si arriva a un finale inatteso e divertente, che fa rimpiangere al lettore di essere giunto all’ultima pagina.
Aspirapolvere di stelle, di Stefania Bertola
(ed. Salani, 2002, pp. 304, ISBN 9788884511140)
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