Di Maddalena F.
I crudeli giardini della vita è un breve e fulminante romanzo di Michel Quint, affermato autore noir francese. E’ anche un capitolo della Storia di Francia concentrato in 63 pagine, scritto per gli adulti ma fortemente adatto anche ai ragazzi.
Lo scrittore attinge dalla sua esperienza famigliare verso la fine della Seconda Guerra Mondiale e racconta di un sabotaggio, di un arresto che può trasformarsi in tragedia, di un guardiano tedesco di grande umanità, di una donna sconosciuta che sacrifica il marito morente per salvare due vite…
E’ difficile sintetizzare in poche parole un libricino così avventuroso e poetico nello stesso tempo: l’io narrante, un ragazzo all’inizio degli anni ’50, vede il padre con gli occhi critici e sprezzanti dell’adolescenza e subisce le stranezze paterne, scambiandole per patetiche manie. Solo dopo aver conosciuto l’evento che ha segnato l’adolescenza del genitore intuisce la verità e ne comprende gli strani atteggiamenti. Quegli stessi atteggiamenti che farà suoi per continuare la “missione” paterna e perpetrarne così il ricordo.
Ho riletto diverse volte questo romanzo breve e intenso, anche a distanza di anni, ma i sentimenti che la lettura mi suscita sono sempre uguali: emozione, tenerezza, commozione.
I crudeli giardini della vita, di Michel Quint
(Ed. Rizzoli, 2001, pp. 63, ISBN 9788817867856)
Lo spazio giornaliero dei lettori per i lettori.
La voce di coloro che non hanno un proprio blog e che in questo spazio esprimeranno opinioni veraci, schiette, dirette, sintetiche ma non per questo superficiali sulle proprie letture.
Un’eco dell’anima curiosa, libera, nostrana, riflessiva che vive in ciascun lettore.
Tutti coloro che vorranno aggregarsi alla comitiva possono farlo scrivendoci una mail all’indirizzo [email protected]