Lo spazio giornaliero dei lettori per i lettori.
La voce di coloro che non hanno un proprio blog e che in questo spazio esprimeranno opinioni veraci, schiette, dirette, sintetiche ma non per questo superficiali sulle proprie letture.
Un’eco dell’anima curiosa, libera, nostrana, riflessiva che vive in ciascun lettore.
Tutti coloro che vorranno aggregarsi alla comitiva possono farlo scrivendoci una mail all’indirizzo [email protected]
Di Maddalena F.
L’estate alla fine del secolo è l’ultima fatica letteraria di Fabio Geda, giovane e promettente scrittore torinese, divenuto molto popolare con il romanzo Nel mare ci sono i coccodrilli, tradotto in trentadue Paesi.
L’estate alla fine del secolo è quella del 1999, che vede Zeno, vivace ragazzino di dodici anni, costretto a trascorrere l’intero periodo estivo nell’entroterra ligure, a casa del nonno materno mai conosciuto. Il papà di Zeno, infatti, gravemente malato, è costretto a un ricovero presso una clinica genovese: la moglie può stare in camera con lui, ma il figlio no. Per averlo comunque vicino, la mamma lo accompagna dal nonno sconosciuto, con cui lei stessa non ha più contatti da anni a causa di antichi dissapori. Non è certo l’estate di sole, di bagni, di scherzi che Zeno ha immaginato e a lungo atteso: il ragazzo è triste e offeso, perché ha l’impressione che il nonno lo consideri un impiccio. Sembra che i due non abbiano nulla da dirsi e niente in comune, ma a poco a poco – tra sospetti, incomprensioni, crisi pensieri adolescenziali e rimpianti senili – impareranno a conoscersi e a volersi bene.
L’autore, con un sapiente artificio, ci racconta contemporaneamente la storia di due giovani, infatti, a capitoli alterni si narra ora di Zeno, ora del nonno Simone, ebreo nato nel giorno della promulgazione delle leggi razziali e condannato dalla vita, in qualche modo, a una non esistenza. Le vicende dei due protagonisti scorrono parallele, il ragazzo di oggi e quello di ieri: nel momento in cui, finalmente, si incrociano, molti aspetti della vita di entrambi si chiariscono.
Secondo me, questo è il libro migliore di Fabio Geda, che dimostra di essere maturato, come scrittore e come persona, infatti, pur trattando tematiche difficili come la malattia e i dissapori famigliari, non cade mai nella retorica e nella banalità. La lettura mi ha appassionato, ho voluto bene a Zeno e a Simone e in alcuni punti mi sono anche commossa.
L’estate alla fine del secolo, di Fabio Geda
(ed. Dalai, 2011, pp. 285, ISBN 9788866202127)