Di Antonella M.
E’ la storia di Ginny, una ragazza di ventisei anni che si ritrova sola, dopo la morte di entrambi i genitori, avvenuta durante una loro vacanza. La sorella, sposata e mamma di due bimbe, che abita in un’altra città, cerca di persuadere Ginny a vendere la casa, convinta che, avendo la sorella una personalità molto problematica non sia in grado di affrontare la situazione da sola.
La trama si arricchisce di particolari, secondo me troppi, che appesantiscono il libro.
Ginny, ricordando gli odori dei vari cibi ed eseguendo ricette trovate in casa, riesce ad evocare i fantasmi delle persone a cui appartenevano le varie ricette.
I temi trattati sono forse un po’ troppi -malattia, morte, disturbi della personalità- ma a peggiorare il mio giudizio concorre il fatto che si parla troppo di cibo: in quasi tutte le pagine cibo ed odori la fanno da padroni, quasi a dare la nausea (e detto da me che adoro mangiare…).
Con questo non vorrei dissuadere dal leggere questo libro, che magari invece incontra i favori di molti lettori; io ho solamente espresso quel che mi ha lasciato.
La cucina degli ingredienti magici, di Jael McHenry
(ed. Corbaccio, 2011, pp. 280, ISBN 9788863800708)
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