Di Loredana M.
E’ stato un piacere destreggiarmi tra cappelliere, bottoni gioiello e passamaneria varia, rotoli di stoffe pregiate, blocchi da disegno con improbabili cartamodelli, mazzi di fiori e scatole di cioccolatini…
Non oso il paragone con Almudena Grandes o Isabel Allende, ma confermo la mia convinzione che gli autori “latini”, spagnoli e/o sudamericani in genere, abbiano una prosa particolare: scorrevolissima, sontuosa e magnifica; e in questo caso, la scelta dell’autrice di dar voce a coloro che hanno scelto di andar via da una Madrid dilaniata dalla Guerra civile ha offerto uno spunto storico interessantissimo, oltre che un’ambientazione nuova e originale. Originale e particolare, pur se, paradossalmente, in questo romanzo non c’è niente che non sia stato già letto o scritto: solo che in questo caso è miscelato, tutto insieme, tutto nella stessa storia, in modo superbo. Come un cocktail colorato, bello da vedere e squisito da assaporare.
La notte ha cambiato rumore, di Maria Duenas
(Ed. Mondadori, 2010, pp. 660, ISBN 9788804603207)
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