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L’eco dei lettori. Nel mare ci sono i coccodrilli

Creato il 09 marzo 2012 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

Di Loredana M.

L’eco dei lettori. Nel mare ci sono i coccodrilli
Dagli Appennini alle Ande, ecco cosa mi ricorda questo romanzo. Mi rendo conto, è un avvitamento carpiato letterario molto azzardato, eppure questo mi ha ricordato. Forse perché questo è un libro che si legge col “cuore”, per l’appunto, e non con la testa. Si legge col cuore in mano e la lacrima pronta ad uscire ad ogni giro di pagina, perché questa è una storia vera, tutta vera, per la tenerezza che suscita Enaiat, la sua ingenuità, la sua semplicità in ogni gesto, in ogni sogno, in ogni progetto per un futuro tutto da costruire, la sua sorpresa, che si manifesta più verso le buone azioni che verso le cattive. Enaiat è così piccolo eppure così consapevole dei mali del mondo, così piccolo eppure così forte, è così determinato e pronto ad affrontare qualunque difficoltà, difficoltà inaudite per chiunque ma soprattutto per un bambino, pur di arrivare da qualche parte, dovunque ci sia un posto per lui e per una nuova vita, dovunque sia possibile mettere in pratica le tre regole della mamma “non rubare, non usare droghe, non usare armi”. La mamma lo ha abbandonato in un gesto estremo d’amore, la stessa mamma che lui si ripropone di ritrovare un giorno, quando sarà finalmente libero e al sicuro, da qualche parte, lontano dalla guerra, dalle armi, da chi considera un bambino come merce di scambio, o come rata di un debito.

L’eco dei lettori. Nel mare ci sono i coccodrilli
Nel mare ci sono i coccodrilli, di Fabio Geda
(Ed. BCD-Baldini Castoldi Dalai, 2010, pp.155, ISBN 9788860736475)

(N.d.R.) Mi sono permessa di inserire come immagine la copertina della versione danese del libro. Un romanzo tradotto in decine di lingue.
La copertina della versione italiana ha fatto ormai il giro del mondo e la trovate qui a fianco.

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