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L’eco dei lettori. Prenditi cura di lei

Creato il 03 febbraio 2012 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

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Di Loredana M.

L’eco dei lettori. Prenditi cura di lei
L’assenza è l’assoluta e insolita protagonista di questo romanzo. Assenza palpabile, ingombrante, invadente e assordante, in ogni pagina e nelle vite dei personaggi, che all’improvviso si rendono conto di aver avuto accanto una persona speciale e importante, e lo capiscono solo nel momento in cui questa persona scompare, inghiottita dalla folla di una stazione della metropolitana, e dal buio di una malattia che si è manifestata in ogni modo, ma che è stata ignorata, nell’indifferenza del vivere quotidiano, che spesso fa passare in secondo piano le sfumature, i piccoli cambiamenti, i segnali che “qualcosa non va”.
Alcune persone attraversano le vite degli altri in silenzio, in punta di piedi, senza dare fastidio; alcune persone “ci sono” e basta, stanno lì, anche se nessuno se ne cura, perché non sembra sia necessario; alcune persone sono rocce, sono punti fermi, non perché sono forti di carattere, non perché smuovono le montagne o perchè lottano per ottenere ciò che vogliono ad ogni costo, ma per il solo fatto di esserci, quando serve, ma anche quando non serve; “ci sono”, semplicemente, sempre e comunque.
La protagonista di questo romanzo è scomparsa, eppure è presente in ogni pagina, e ancora più presente è il suo “vuoto”, ciò che è stata, ciò che ha fatto per il marito e per i figli, e che è passato inosservato a coloro che aveva accanto. Solo la sua scomparsa fa affiorare d’improvviso CHI era questa donna, COSA era, cosa sognava, cosa desiderava, cosa ella ha rappresentato per ciascuno dei suoi familiari, che scoprono di avere avuto accanto una donna che hanno amato sì, ma che non hanno mai conosciuto veramente. Una presenza costante, accondiscendente e silenziosa che è stata per ognuno di loro, in modo diverso, un cardine nelle loro esistenze, che semplicemente “c’è stata”, e che ha dato, ha dato sempre senza chiedere nulla in cambio, perfino senza far sapere nulla di sé e di una parte della propria vita, quella vera, probabilmente tenuta nascosta perché, tanto, non era importante per nessuno.

E’ struggente questo libro, splendido e triste, e duro a tratti. Duro come quell’insolito tu-narrativo che suona quasi come un rimprovero, un voler mettere i personaggi di fronte ai fatti, ai sintomi evidentissimi di un disagio, di un malessere che è stato ignorato; quel TU appare come un indice accusatorio “ma come avete potuto non accorgervi che non sapeva nemmeno leggere? Come avete potuto non accorgervi che il mal di testa la stava uccidendo? Come avete potuto non accorgervi di avere accanto una donna speciale?” e soprattutto… “come farete adesso, senza di lei?”.

Prenditi cura di lei, di Kyung-Sook Shin
(Ed. Neri Pozza, 2011, pp.219, ISBN 9788854504233)


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