L’eco dei lettori. Vento scomposto

Creato il 28 marzo 2012 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

Di Michela L.

Per chi, come me, conosce e ama Simonetta Agnello Hornby, in questo libro troverà argomentazioni ed impostazione del romanzo totalmente differenti dai precedenti libri, rimanendone però piacevolmente colpiti.
Ambientato in Gran Bretagna, racconta l’incredibile storia di una famiglia come tante, i Pitt, che si ritrovano a fare i conti con un’accusa terrificante di abuso sessuale minorile. Tutto inizia a causa di una zelante maestra d’asilo che attribuisce un significato sessuale ai disegni della piccola Lucy Pitt, figlia secondogenita di Mike e Jenny, e il conseguente intervento dei servizi sociali.
Quasi tutto il libro è segnato da una sottile ambiguità che renderà difficile non schierarsi e sarà ancora più complicato riuscire a rimanere imparziali cercando di non dimenticare che in ogni indagine, anche in quelle che riguardano i bambini, è imprescindibile il diritto alla presunzione di innocenza.
La Hornby in questo romanzo fa largo utilizzo delle sue conoscenze come avvocato dei minori, dando un’immagine trasparente e a volte sconcertante del sistema legale inglese, spiegando come accuse non certe possano sconvolgere profondamente le famiglie e come troppo spesso i servizi sociali si siano dimostrati incompetenti ed arroganti nei confronti delle famiglie.
Mi sono calata così tanto nella storia che leggevo, che ho sofferto con i protagonisti, ho creduto in loro e ho anche dubitato di loro in quelle occasioni nelle quali emergevano ricordi dal passato che potevano in qualche modo andare contro i genitori della piccola Lucy.
I bambini devono assolutamente essere protetti ma spesso chi è adibito a farlo non agisce con imparzialità e lucidità, finendo con il causare problemi e dolore.

Vento scomposto, di Simonetta Agnello Hornby
(Ed. Feltrinelli, 2010, pp. 405, ISBN 9788807722202)

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