Dunque una storia inventata ma realistica come realistiche appaiono le descrizioni che l’autrice fa di questo Paese e della sua Capitale, quando uno dei protagonisti, Coba, all’inizio del racconto vi si reca: «Tutte le volte che Quito si profila all’orizzonte Coba si emoziona. Lui ama la sua foresta ma Quito è una città che ha un grandissimo fascino soprattutto al tramonto, come ora, i grattacieli che condividono l’orizzonte con le cime dei vulcani che circondano la città creano un contrasto sublime per i suoi occhi. Coba adora passeggiare nella parte vecchia di Quito, il centro storico, un crogiuolo di viuzze strette strette saliscendi e straordinariamente ricche di edifici di pregio di epoca coloniale, cattedrali e monasteri. Le campane delle chiese cinquecentesche, ricche di dipinti e decorazioni, incantano con il loro suono continuo ed i balconi delle casette d’epoca spagnola straripanti di fiori colorati scaldano il cuore […]Coba adora il quartiere dove vivono Manuel e Pablita. È stato edificato nel XIV secolo dai coloni spagnoli, i conquistadores che vennero qui in cerca dell’oro giallo. Questi lasciarono la loro impronta sia nei tratti somatici della popolazione che nell’architettura. I ragazzi si avviano così per viuzze saliscendi pieni di mercati coloratissimi con ogni genere di mercanzia e chincaglieria, maglioni di otavalo, cappelli panama, maglioni e coperte di lana di alpaca e di lama, amache, collane di semi, scacchiere intarsiate e tanto altro. Nel tragitto incontrano diverse chiese, la bellissima Iglesia de La Compania de Jesus che viene considerata la più importante espressione dell’architettura barocca in America, con la sua grande navata centrale riccamente decorata con foglie d’oro, gesso, sculture in legno e tutte le pareti ricoperte di lamine d’oro, e poi ancora monasteri e cattedrali cariche di storia. Arrivano infine al parco di La Carolina, un grande spazio verde pieno di laghetti artificiali». Eppure Paola Mimmi non ha mai visitato l’Ecuador, lei stessa racconta di aver solo visto molte fotografie e ascoltato tanti racconti di un parente: la fantasia ne è stata a tal punto stuzzicata da voler scegliere questa parte del mondo come sfondo ideale della sua storia; l’autrice infatti spiega: «La mia è stata una scelta di contenuti più che di luoghi. Ho voluto infatti con il mio breve romanzo, trasmettere l’entusiasmo e l’energia di chi vuole produrre cambiamenti attivi nel mondo, e scrivere quindi un piccolo libro che potesse essere d’esempio e d’incoraggiamento per gli adolescenti ed i giovani». E infatti i protagonisti di questo gradevole romanzo sono il coraggio di Coba ed Anton e la ragione di John ed Elizabeth le cui forze, cooperando con entusiasmo, riescono a salvare un Paradiso altrimenti destinato alla devastazione e alla distruzione; un messaggio di incoraggiamento in un periodo in cui per i giovani tutto appare difficile: se si guarda al futuro con coraggio e si operano scelte ragionate nulla è impossibile, l’importante è essere determinati nel coniugare sempre il coraggio con la ragione.
L’Ecuador di Paola Mimmi: quando il coraggio incontra la ragione
Creato il 11 aprile 2014 da LuoghidautoreblogPossono interessarti anche questi articoli :
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