Perchè l’arabo non è solo la lingua in cui si scrive per gli adulti ma è anche la lingua in cui si scrivono libri per i bambini e ragazzi…
E alla Fiera di Bologna già se ne erano accorti qualche anno fa, quando il libro illustrato Tabati, di Nadine Touma, edito da Dar Onboz (Libano), aveva vinto nella categoria Opera Prima.
E oh, se sapeste quanto sono meravigliose alcune opere illustrate pubblicate dalle case editrici arabe specializzate in testi per l’infanzia e i ragazzi. Vabbene non lo sapete forse perchè fin’ora non ne ho mai parlato, ma ho in punta di penna/tastiera un articolo su questa particolare sezione dell’editoria araba che appena ho un po’ di tempo e di calma scriverò.
Intanto però all’ultima Fiera del libro per ragazzi di Bologna che si è appena conclusa, il libro illustrato Non aprire questo libro, con testi di Fatima Sharafeddine (autrice libanese per l’infanzia pluripremiata e molto rinomata) e con le illustrazioni dell’artista iraniana Fereshteh Najafi, edizioni Kalimat, Sharjah, EAU, ha ricevuto la “menzione” nella categoria New Horizons, dedicata agli illustratori (se ho ben compreso).
“Non aprire questo libro”, fotografato da Arabook a Bologna
Il libro vincitore, per la cronaca, è stato La chica de polvo, testo e illustrazioni di Jung Yumi, Rey Naranjo Editores – Bogotà, Colombia.
Enrica Battista era a Bologna e ha raccontato sul blog di Arabook il libro di Sharafeddine-Najafi, un testo che ha come obiettivo, scrive Enrica: “quello di stupire l’immaginazione del bambino e di procuragli più fiducia in se stesso”. Continua qui su Arabook!