Quella del benessere è una tradizione che accomuna molte culture. Ad ogni latitudine si può provare ciò che le usanze locali propongono. Ci sono Paesi che vantano fonti termali dalle straordinarie proprietà benefiche e zone in cui si è semplicemente sviluppata l’abitudine di pensare al proprio benessere psico fisico attraverso trattamenti e percorsi nelle SPA, acronimo di salus per aquam.
In ogni luogo che visito sperimento questi posti dedicati al relax perché, se li si sa apprezzare, regalano una profonda sensazione di appagamento.
Il blog trip Vita Nova si sta avvicinando a grandi passi ed ho riflettuto sul fatto che molta gente non ha la minima idea di come comportarsi in un Centro Benessere.
In quanto a regole, i giapponesi sono di certo i più rigidi. Negli onsen, le tradizionali stazioni termali, è infatti richiesto di seguire un galateo ben preciso. I giapponesi sono un popolo molto educato e pudico perciò è necessario farsi una doccia prima di entrare nelle vasche, bisogna muoversi lentamente e parlare a bassa voce per non disturbare le altre persone ed in certi posti è addirittura vietato l’ingresso alle persone con tatuaggi perché in Giappone, normalmente, se li fanno i delinquenti.
Le regole della buona educazione sono le medesime in tutto il mondo ed una cosa che mi fa sempre sorridere è vedere le reazioni delle persone alla richiesta di togliersi il costume prima di entrare nella zona riservata alle saune. L’esigenza non è dovuta a motivazioni pruriginose ma per evitare che i tessuti sintetici si arroventino con il calore, provocando ovvi problemi, e per consentire alla pelle di traspirare. Se il vostro problema è quello di farvi vedere nudi, basta avvolgersi con il telo in cotone che normalmente viene fornito all’ingresso e che non va messo sopra il costume, come la maggior parte delle persone fa, ma direttamente sulla pelle.
Altro problema è rappresentato dal terrore per i microbi. Nella maggior parte dei centri si potrebbe mangiare per terra, tanto sono puliti, è proprio il caso di entrare nel bagno di vapore con le ciabatte? In questo modo sì che si portano all’interno germi non graditi, soprattutto agli ospiti che le ciabatte non se le mettono. Se invece l’ambiente non è pulito, è meglio andarsene.
E poi genitori, abbiate pazienza, non potete pretendere di entrare con i vostri bambini facendo scenate imbarazzanti quando il limite di età è fissato ad anni dodici. Se si tratta di centri termali, il più delle volte, è un divieto dovuto alle caratteristiche delle acque che non sarebbero benefiche per i bimbi. Nel caso delle SPA, invece, è perché non ci si trova a Mirabilandia dove le piscine si possono usare per i tuffi e l’idromassaggio come box giochi. Il relax va preservato, anche a discapito dei vostri bambini, fatevene una ragione.
Perciò, che si tratti di un hammam, un centro termale tedesco o giapponese, quello che conta è l’educazione, sempre.