Un interessante approfondimento realizzato da Alessio Fabrizi su Cityfactor spiega un fenomeno frequente. Ve lo riproponiamo per chi se lo fosse perso.
Avete presente chi cambia la lampadina con una a minor consumo e poi lascia più spesso la luce accesa tanto paga poco? O chi mangia il doppio di merendine “dietetiche”? Questo è l’effetto rimbalzo che rischia di vanificare del tutto molte buone scelte, private e pubbliche. L’educazione ambientale e le buone politiche green di Governo devono sempre accompagnare le innovazioni ecosostenibili per evitare che ciò accada.
Eccovi l’incipit dell’interessante post
L’introduzione di una nuova tecnologia, green ed efficiente, può avere a volte un effetto “inaspettato”, vanificando in parte il risparmio energetico e i benefici ambientali che si sarebbero potuti ottenere: è l’effetto rimbalzo. Vediamo in cosa consiste.
Acquistando una nuova lampadina a basso consumo, per sostituirla a una a incandescenza, avevo calcolato una discreta riduzione dei miei consumi (e della bolletta). Ma inaspettatamente questo non è successo e la realtà è stata ben diversa da ciò che avevo programmato! Cosa era successo? Avevo sbagliato i miei conti platealmente? Non esattamente, non avevo tenuto conto del “rebound effect”, traducibile in italiano con effetto rimbalzo, ovvero di tutti quei meccanismi che riducono la potenziale energia risparmiata e che derivano dall’aumentata efficienza energetica: insomma, senza accorgermene, poiché si risparmiava, avevo cambiato le mie abitudini e mi permettevo di tenere accese più a lungo le luci di casa. E questo accade sia nella sfera privata sia per le grandi strutture!
Da anni USA, Regno Unito e Francia studiano l’effetto rimbalzo, in particolare per la sua importanza nella programmazione delle politiche pubbliche, ed esistono relazioni documentate e comprovate scientificamente. Qualche esempio?
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