Io alcune volte ho sentito tanta paura e ho immaginato tante cose, ho pianto, ho gridato, ho creato supposizioni e quando ho finito di fare tutto ciò, in realtà ho visto che quello per cui stavo male no esisteva e ho detto che tonta sono stata, ho sofferto per nulla. Ho capito che io avevo inventato tutto. E perché? Che necessita ho di soffrire?
Però già basta! Già sapiamo qual e il gioco dell'ego, piano piano conosciamo tutte le sue maschere è più difficile che ci faccia cadere nel vuoto. L'importante ed essere vigilante giorno dopo giorno, instante in istante, osservare, e invece d'attaccarlo abbracciarlo, accettarlo per poter lasciarlo andare. Capire il perché? Dobbiamo riconoscere che l'ego è la credenza della mente.
Ricorda: L'ego non esiste, è una invenzione della mente, non puoi farci del male, non può farci vedere o credere a nulla perché già noi sapiamo che nulla è reale. Noi siamo con Dio, noi siamo Dio, e possiamo scegliere la pace o il conflitto, posiamo scegliere di perdonare, di dimenticare, di lasciare andare e di vivere in libertà e liberare. In noi sta la decisione!! Il nostro futuro è in mano di Dio perciò non ci preoccuperemmo più!!
Lasciati andare e vivi la tua giornata naturalmente nel presente dedicandola ad stare ogni istante nella presenza di Dio. Soltanto Dio può aiutarti a capire che l'ego è solo una tua invenzione, non esiste! Respira nella pace infinita della liberazione e senti la felicità di ritornare alla nostra vera casa. Ti amo. Namastè!
I desideri sono i meccanismi per “ottenere”, è rappresentano la necessità dell'ego di ratificarsi a sé stesso. Questo è certo tanto nel caso dei desideri corporali come nelle necessità più elevate dell'ego. L'origine dei desideri corporali non è fisico. L'ego considera che il corpo è la sua casa e tratta di soddisfare se stesso attraverso di esso. Però l'idea che esso è possibile è una decisione della mente che sta completamente confusa con rispetto a quello che in realtà è possibile.
8. L'ego crede che deve essere autosufficiente per sé stesso è per tutto, e questo non è più che un'altra maniera di descrivere la sua credenza che si ha creato a sé stesso. E questo è uno stato di tanto timore che l'unico che può fare è dirigersi ad altri ego e trattare d'unirsi in un debole intento d'identificarsi con loro e d'attaccarli come una dimostrazione ugualmente debole della sua forza.
Non è libero, nonostante di mettere in giudizio la premessa che da luogo a tutto questo, perché essa premessa è la sua base. L'ego è la credenza della mente secondo la quale deve essere autosufficiente per sé stessa. Gli incessanti sforzi dell'ego per vincere il riconoscimento dello spirito e ristabilire la sua propria esistenza, sono inutili.
Lo spirito nella sua conoscenza no è cosciente dell'ego. Non lo attacca, semplicemente non lo può concepire in assoluto. Neanche l'ego si rende conto dello spirito, perché si percepisci a sé stesso come rifiutato per qualcosa più grande di sé stesso. Perciò l'amore proprio, cosi come l'ego lo concepisce non può che essere un'illusione.
9. I miti e la magia sono intimamente relazionati, giacche i miti generalmente hanno a che vedere con l'origine dell'ego e con la magia, con i suoi poteri che l'ego si attribuisci a se stesso. I sistemi mitologici includono in generale alcuna descrizioni della "creazione” e la collegano con la sua maniera particolare di magia. La chiamata “lotta per la sopravvivenza” non è più che la lotta dell'ego per prolungare la sua propria esistenza cosi come l'interpretazione che ha fatto con rispetto al suo inizio.
Questo inizio quasi sempre si associa alla nascita fisica, giacche risulta difficile di sostenere che l'ego esisteva prima di quel momento. I più “religiosi” dei miti basati nell'ego, può essere che dicano che l'anima esisteva prima e che seguirà esistendo dopo un lasso temporale della vita nell'ego.
Alcuni postulano anche che l'anima sarà castigata per questo lasso. La salvazione nonostante non si può applicare allo spirito perché esso non è in pericolo e per tanto non ha la necessita d' essere riscattato.
10. La salvazione non è che avere una “mentalità retta”, che anche se non è la Mentalità-Uno dello Spirito Santo, si deve raggiungere prima di che la Mentalità-Uno possa essere instaurata. La mentalità retta conduce automaticamente al seguente passo, giacche la percezione corretta sta completamente esente di qualsiasi forma d'attacco e per tanto la mentalità errata sparisce.
L'ego non può sopravvivere senza fare giudizio e perciò si abbandona. La mente ha allora una sola direzione per cui avanzare. La direzione che segue è sempre automatica, quindi non può che attaccare i dettame del sistema di pensiero a cui si aderisce.
Ti chiederai come questo possa essere possibile mentre sembra che tu vivi in questo mondo. Questa è una domanda ragionevole. Nonostante devi assicurarti di che in realtà la capisci. Chi è il “te” che vive in questo mondo? Lo spirito è immortale e l'immortalità è uno stato permanente.
Lo spirito è tanto vero ora come sempre è stato e lo sarà per sempre giacche non soffre di cambiamenti di nessuna spezie. Non è un continuo, ne se può capire paragonandolo con il suo opposto. La conoscenza mai ammette paragone. In questo radica la sua differenza principale con rispetto a qualsiasi altra cosa che la mente possa capire. Un corso di miracoli.
Grazie amato fratello, amata sorella, che la luce Divina che è in te ti guide tutto il tempo, che tu possa sentire la vera pace e il vero amore per te e per tutti gli esseri della terra. Tutti siamo uno. Ti amo. Namastè! Hari Shabab Kaur. MI DISPIACE PERDONAMI GRAZIE TI AMO Google