Magazine Cultura

L’elenco universale delle cose tristi

Creato il 12 giugno 2010 da Maurizio Lorenzi

 

ELENCO_UNIVERSALE_2
Premessa. Non saprei dire se questo libro sia capolavoro oppure solo un buon libro. Quello che è certo è che si tratta di un libro geniale, dalla trama sorprendente, con pagine morbide, intriso di dolcezza, rivolto alla riflessione e per certi versi, sognatore e sognante. 

La trama. Il vero valore è il libro, che si presenta subito, fin dalle prime pagine, come una storia straordinaria. Italo Gilles Lasalle mescola il ricco realismo fantastico tipico della letteratura sudamericana con Pirandello, Hugo e gli altri grandi della letteratura europea, ottenendo un risultato originalissimo e un fantastico risultato. Intanto l’io narrante è la pensione Marceau a Saint Michel, dove si svolgono la maggior parte delle vicende che sono narrate. A vivacizzare la lettura c’è poi una folla di personaggi quantomeno originali, a partire dal signor Rupert che sta redigendo l’Elenco Universale delle cose tristi, cioè di ciò che, accorciando i tempi di realizzazione di ogni attività umana, riduce contemporaneamente la possibilità delle persone di contemplare, pensare e soffermarsi sui rapporti umani. In questa attività il signor Rupert ha finito per tessere una fitta corrispondenza con altri personaggi sparsi per l’intera Europa. Accanto a lui c’è il professor Pustkin che è impegnato nella ricerca sulle parole vuote. Altro frequentatore della pensione è il Maggiore Blandino che è stato costretto ad abbandonare la vita militare dopo essersi innamorato della moglie del suo superiore. E poi Nadine, una sveglia tredicenne che con il suo sorriso attira l’ammirazione e l’affetto di tutti gli avventori che frequentano la pensione. Tutti questi, e altri ancora, vivono le loro vite e le loro esperienze in un contesto storico a cavallo degli anni ’40 del XIX secolo, finendo per essere coinvolti con le diverse sommosse che hanno coinvolto quel periodo.

Giudizio. Per comprendere la ricchezza della scrittura di Italo Gilles Lasalle, occorre leggerla per comprendere pienamente quanto premesso all’inizio, quando si definiva l’opera un ottimo libro ed un potenziale capolavoro. Consigliato agli amanti della lettura fina, è una lettura da non perdere. 

 

   MaLo

(ulteriori riferimenti su www.arcilettore.it)


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog