Eccomi tornata dopo mesi e mesi di assenza dal blog. Giuro che non lo volevo abbandonare per così tanto tempo...però ormai lo sapete, è inutile che mi scusi, sono fatta così! Centomila impegni e il tempo che sembra scorrere più veloce nella mia vita che in quella degli altri. Che ci volete fare?! Tenetemi così come sono...se volete.Beh, dicevo, dopo più di due mesi di assenza forse vi aspettavate un post un po' diverso. Magari un altro racconto dei miei successi con gli smalti? E invece no! Gli smalti ci sono, i successi dipende dai punti di vista e qui bisognerebbe aprire tutta una discussione filosofica su cosa intendiamo per successo, ma lasciamo stare visto che già il titolo sembra qualcosa d'impegnativo.
Fronte
Perchè "L'elogio dell'Errore"? Perchè il pezzo che vedete montato nella foto non è altro che un madornale errore con gli smalti, uscito dal fuoco diversamente da come l'avevo pensato. Però mi piace tantissimo. Il primo impatto è stato quello di delusione totale e di giramento di "girandole" per non essere riuscita a fare ciò che mi ero prefissata (retro rosso, davanti arancione brillante con spruzzate di vari colori), poi guardandolo meglio l'ho amato come si ama il proprio figlio, indipendentemente dai difetti che ha.Retro
Per qualche giorno l'ho tenuto tra le cose incomplete pensando: "A me piace, ma è sbagliato, perciò non lo posso usare". Poi ritrovandomelo tutti i giorni sotto gli occhi e riprendendolo in mano mi sono detta: "Ma chi l'ha detto che è brutto perchè è un errore? A me continua a piacere... poi perchè lo devo considerare un errore poverino?" Allora mi sono decisa e l'ho montato con una sottile catenina Tiffany e due cristalli che richiamo i colori del pendente. Da qui è nato il mio "Elogio dell'Errore". Purtroppo, o per fortuna, la mia mente tende da sempre all'astrazione e quando mi partono i pensieri....ciao! Ma voi avete mai pensato che alcune delle cose più belle del nostro mondo sono nate da un errore e che probabilmente senza alcuni imprevisti e casualità l'umanità non sarebbe progredita? La stiamo dimenticando questa cosa perchè stiamo vivendo da troppo tempo in una società che ci vuole sempre perfetti, belli, efficienti e possibilmente non autonomamente pensanti. Invece credo sia importante tornare a comprendere il valore di uno sbaglio e il suo ruolo all’interno del cammino di formazione di ciascun individuo. Beh mi fermo qui, non vi voglio tediare oltre, anche se credo sia uno spunto interessante su cui riflettere.Ah dimenticavo...visto le recenti novità sulla cookie policy, che mi hanno costretta a smanettare sul layout del blog, ho aprofittato per cambiarne l'aspetto. Non ho ancora trovato una grafica che mi soddisfa perciò per il momento è molto basico.
A presto...