Eli Roth ha quarantatré anni, ma a guardare la sua faccia da sberle gli si darebbe ancora del giovanotto. Dopo aver visto il suo grazioso The Green Inferno , ho pensato che in qualche modo si stesse barcamenando per diventare "grande". Cioè adulto. Un uomo, insomma, che dirige i suoi film con maestria, non solo gigioneggiando tronfio, addobbato da incantevoli donzelle, col beneplacito di zio Quentin. Ora, Lorenza Izzo è la sua fidanzata, sono una coppia e fanno i film insieme. Più bella cosa non c'è, gracchiava un tizio. E infatti, parrebbe che Eli sia cresciuto e maturato, mantenendo quella che io chiamo freevolezza, caratteristica che ti permette la libertà del gaudio sollazzo. Essere freevoli è una cosa seria e sembra che Eli l'abbia capito, regalandoci Knock Knock.
La pellicola l'ha scritta, diretta e prodotta lui stesso, insieme a una banda di amici cileni: e Guillermo Amoedo , tra gli altri. Chiama il redivivo Keanu Reeves , la fidanzata Lorenza e la mette in coppia con un'altra splendida fanciulla, Ana de Armas . E poi che fanno, tutti insieme? Mettono in scena una commedia nera (ma quale horror o thriller), molto più intelligente di quello che mi aspettassi.
, è da applausi). Dicevo, Evan commette un errore enorme, quello di far accomodare le due ragazze inzuppate di pioggia nella sua dimora. Avrebbe dovuto fare come me, non aprire mai a nessuno, nemmeno ai tuoi vicini. Essere una brutta persona, ecco. E naturalmente, non fare sesso selvaggio. Le due bellezze, Genesis (Lorenza Izzo) e Bel (Ana de Armas) non glielo perd

è adorabile. Per lui e per il suo sfigatissimo personaggio, tanta tenerezza e amore.
