L'enorme tempesta nel vortice esagonale al polo nord di Saturno, by NASA Cassini

Creato il 29 novembre 2012 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

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"Courtesy NASA/JPL-California Institute of Tecnology." processing 2di7 & titanio44

Il 27 novembre la sonda Cassini ha ripreso e trasmesso a Terra lo stesso giorno, spettacolari scatti della tempesta che infuria al polo nord di Saturno.

La sua orbita ha permesso una vista ravvicinata delle regioni polari, regalandoci nuove immagini del turbinio di nuvole e del famoso esagono al polo nord del pianeta.

La curiosa tempesta geometrica è stata vista per la prima volta delle sonde Voyager negli anni '80 e fotografata dalla Cassini nel 2008.
Nel precedente sorvolo, la sonda aveva effettuato riprese per lo più in infrarosso in quanto il polo nord non era illuminato. Ora, con il cambio delle stagioni, il Sole ha iniziato a colpire la regione polare, così da consentire riprese anche nella lunghezza d'onda del visibile.

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"Courtesy NASA/JPL-California Institute of Tecnology." processing 2di7 & titanio44

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"Courtesy NASA/JPL-California Institute of Tecnology." processing 2di7 & titanio44

La tempesta si trova inscritta in una strana nube esagonale, i cui lati misurano un diametro terrestre: il ciclone interno è in rotazione a circa 530 km/h, mentre l'esagono sembra essere poco perturbato.
Un fenomeno analogo era stato rilevato anche al polo sud del pianeta.

La tempesta, con la sua curiosa forma poligonale, è diventata famosa quasi quanto la Grande Macchia Rossa di Giove e ha fatto discutere molto gli scienziati.

Un team di ricerca della Oxford University, nel Regno Unito, un paio di anni fa, aveva ricreato il fenomeno in laboratorio.
L'atmosfera di Saturno è caratterizzata da correnti a getto da est verso ovest: la singolare formazione polare, invece, si creerebbe a causa di correnti in rotazione a velocità differenti.

Nell'esperimento del 2010 era stato posto un contenitore di acqua su un tavolo rotante, a simulare l'atmosfera del pianeta in rotazione. Dentro al contenitore era stato poi introdotto un anello in rotazione ad una velocità differente, il ciclone centrale della tempesta. Si è visto che, in un fluido rotante, si potevano creare diversi poligoni tra cui l'esagono, a seconda della rotazione impressa al ciclone centrale (l'anello).

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"Courtesy NASA/JPL-California Institute of Tecnology." processing 2di7 & titanio44

Questa particolare serie di immagini è stata scattata ad una distanza di circa 400.000 chilometri da Saturno.


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