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L’eolico prende il largo: in Europa cresce l’off-shore

Creato il 10 gennaio 2012 da Pdigirolamo

L’eolico prende il largo: in Europa cresce l’off-shoreLa rotta sembra tracciata. In Europa, l’eolico off-shore si sta rivelando sempre di più uno strumento capace di dare un impulso importantissimo nello sviluppo di questo tipo di energia. Così, nel vecchio continente si moltiplicano le iniziative a cominciare dalla Norvegia, dove la compagnia Windflip ha messo a punto realizzato un innovativo sistema per facilitare il trasporto e l’istallazione delle grandi turbine marine .

Si tratta di una chiatta su cui è posizionato orizzontalmente un aerogeneratore già assemblato. La struttura, che contiene 29 camere d’aria, una volta giunta a destinazione si svuota dell’aria e si riempie d’acqua, determinando l’immersione di parte della chiatta e il conseguente sollevamento di 90° della turbina. Un sistema che rende molto più facile trasportare e installare aerogeneratori con potenza superiore a 5 MW.

 Spostandoci a sud di qualche migliaio di chilometri, al largo delle coste portoghesi, è invece appena partita la sperimentazione di una nuova turbina galleggiante.

WindFloat, questo il nome dell’impianto realizzato dall’azienda danese Vestas, è stato piazzato a circa 350 chilometria largo di Aguadoura nel nord del paese.

Il test, che durerà un anno, in caso di esito positivo potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione, così come lo furono le piattaforme petrolifere negli anni ’70. Infatti, questo tipo di tecnologia permette non solo di diminuire i costi di assemblaggio, ma anche di portare gli impianti in aree con fondali molto profondi e decisamente più ricche di vento.

Lo sviluppo dell’off-shore è un ulteriore elemento che documenta i margini di sviluppo complessivo dell’eolico. Secondo uno studio condotto dalla società statunitense Lucintel, infatti, il comparto eolico è la fonte rinnovabile con il miglior ritorno d’investimento, valutato al 9%, rispetto all’8% del fotovoltaico e del termodinamicoCome dire che certi investimenti non sono affatto …gettati al vento!



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