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L’eolico stradale Tecnologia made in Italy

Creato il 18 maggio 2013 da Yellowflate @yellowflate

L'eolico stradale Tecnologia made in ItalyRicercatori di tutto il mondo compiono studi su nuove tecnologie per la produzione di energia pulita.
L’azienda spezzina Atea, in compartecipazione con Serenissima Trading, ha pensato di generare energia sfruttando lo spostamento d’aria generato dal passaggio di tutti gli autoveicoli e automezzi, nelle tratte autostradali.

Il primo prototipo d’impianto, che fa parte del progetto chiamato SerVento, è stato sperimentato nel 2012 nel tratto dell’autostrada A4 compreso tra Brescia est e Desenzano del Garda, in direzione Venezia.  Durante tutto il periodo di prova, la turbina azionata dal flusso d’aria generato dai veicoli, ha prodotto 3 Mwh in un anno. Ora è in fase di realizzazione un altro prototipo più efficiente, da posizionare, ogni 30 metri, lungo la rete autostradale italiana, che sarà in grado di produrre una considerevole quantità di energia elettrica pulita.

Il progetto SerVento mira d installare questo tipo di turbine ad asse verticale, poste a tre metri d’altezza, su tutte le autostrade italiane ed europee. Grazie all’appoggio di Enel Lab, il progetto di Atea potrà essere ulteriormente sviluppato nel laboratorio della Clean technology, creato dal leader italiano dell’energia.

I prossimi prototipi, la cui turbina sarà dotata di un’elica concepita appositamente per questo tipo di generatore,  saranno installati ancora sulla A4, ma con l’idea  di coinvolgere altre compagnie di gestione autostradale, per il raggiungimento dell’obbiettivo che si è posto il progetto:  il raggiungimento dell’autosufficienza energetica delle strutture autostradali, come uffici, caselli e illuminazione e in più la vendita dell’energia prodotta in eccesso, a enti pubblici e di rilevanza sociale, permettendo così l’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica.

Questo nuovo tipo di mentalità innovativa ed imprenditoriale può aiutare concretamente per quanto riguarda le ricadute occupazionali ed economiche, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, contribuendo allo sviluppo di un settore della ricerca innovativo.



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