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L'epocale successo del post grillino "Bersani, morto che cammina"

Creato il 28 febbraio 2013 da Tafanus

Uno dei lavori più faticosi di questo mondo è quello di separare i fatti dalle pugnette. D'altronde, se non profondessimo questo impegno e la nostra vista in questo lavoro, non meriteremmo le circa 3000 visite uniche al giorno che in questi giorni hanno onorato il nostro blog.

Rientra nel duro e anonimo lavoro di separazione dei fatti dalle pugnette il capire cosa sia successo, fra i grillini, a proposito del famoso post di Grillo " Bersani morto che cammina". Su questo tema, anch'io ho commesso un errore. Che non è quello di non aver mai usato la brillantina Linetti, ma quello più - grave - di essermi per una volta fidato e accodato a una notizia apparsa da qualche parte, e ripresa acriticamente da giornali e blog, senza fare un controllo della notizia stessa.

La notizia era che il post di Grillo aveva ricevuto 4000 commenti, di cui "almeno il 70%" contrari alle tesi del Guru, ed alle sue politiche di insulti e di chiusura nel fortino.

Bene, la notizia, una volta separati i fatti dalle pugnette (duro lavoro che ho fatto stasera) è ben altra. I commenti al post-minchiata sono stati oltre 17.500. Non potevo umanamente esaminarli tutti. Però per nostra fortuna sul blog di Casaleggio c'è una funzione con la quale possono essere mostrati e ordinati solo i commenti più votati. Ottima cosa, perchè a questo punto i commenti da verificare sono relativamente pochi (tutti i commenti nella lista dei "più votati" arrivano a circa un centinaio). Ma c'è un altro aspetto interessante: il numero dei voti ad ogni commento, che ci permette di "ponderare" i commenti secondo gli approvals ricevuti da ogni commento.

Interessante, il lavoro del separatore di fatti dalle pugnette...


L'epocale successo post grillino

Un primo dato emerge prepotentemente. In questa lista di commenti d'élite, altro che 70% contro Grillo! I commenti votati sono in totale 95 su oltre 17500. Di questi, 86 (cioè il 90,5%) sono critici nei confronti di Grillo; 9 (cioè il 9,5%) sono favorevoli. Già così, per l'urlatore folle sarebbe una disfatta. Ma c'è dell'altro. Gli 86 "approvals" partono da un massimo di 839 approvazioni per il primo, e arrivano ad un minimo di 9 "approvals" per l'ultimo dei commenti contro Grillo. E ora guardiamo i numeri dei 9 commenti favorevoli a Grillo: il più alto grado di "approvals" è di 42 (contro gli 839 del commento contrario a Grillo); il più tiepidamente approvato ha 8 approvals.
Poichè, come direbbe Lapalisse, un commento "approvato" da 800 persone rappresenta 100 volte il peso di un commento approvcato da 8 persone, abbiamo "consolidato" i commenti contro Grillo coi loro rispettivi "approvals", e la stessa cosa abbiamo fatto per i commenti favorevoli. I numeri che emergono danno il quadro più realistico delle approvazioni e delle disapprovazioni. E i numeri che emergono sono allucinanti.

Molto diffusa anche la critica al modo di decidere senza interpellare la base. La domanda più calda? E' un piccolo ripasso di diritto costituzionale e di tecnica parlamentare al Grande SaiBaba. Suona grosso modo così: "Caro grillo, come fai a dire la minchiata che voteremo di volta in volta le leggi che ci piacciono? Se non c'è un governo, non c'è nessuno che proponga leggi; se non ci sono leggi presentate, non ci saranno leggi da approvare o respingere. Quindi tutto passa per un accordo minimo di programma, e per un voto di fiducia al PD".
Ma come, non siamo il MòViMento dove "uno vale uno"?
Rinsavirà Grillo? Non credo. Lui è fatto così. Un ego smisurato. Un pallone gonfiato che ogni tanto si schiaccia la pancia, e fa uscire aria e rumori da tutti gli orifizi, compresi gli "occhi di brace". Un giorno, mentre urla, gli scoppierà una vena del collo, e dovremo metterci alla affannosa ricerca di un altro cazzaro. Nessuna paura. Noi italiani siamo bravissimi, a non andare mai "out of stock".


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