>>“L’epopea berlusconiana”

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“L’epopea berlusconiana” si arricchisce di un altro giorno da ricordare: tutti i giornali oggi titolano “Berlusconi condannato” o cose simili. Il “cavaliere” come sempre reagisce dicendo che la magistratura è ingiusta e che questa condanna è una condanna politica.

La “passione” berlusconiana è cominciata da tempo: il tradimento del “Giuda Fini”, una delle varie tappe della “via crucis berlusconiana”, il “distacco” di Casini, i vari processi tra cui “spicca” il “caso Ruby”, “l’abbandono” di alcuni dei suoi “fedelissimi”, le dimissioni da Presidente del Consiglio, gli scandali della Regione Lazio e Lombardia e cosi via.

L’epopea berlusconiana è un “poema felliniano e grottesco” che ben racconta cosa sia stata l’Italia degli ultimi 20 anni e anche prima per quanto riguarda alcuni mali da tempo presenti nel nostro paese.

Un personaggio “burlesco” che continua a far parlare di sé nonostante tutto, un “protagonista” della “teatralità barocca e mediatica” che ha assunto la politica italiana negli ultimi anni. Un degno rappresentante del fenomeno della “personalizzazione” presente nella politica già da anni, un “mago” dell’illusione e dei miracoli, “incantatore” di folle infinite di “adepti”.

La “consolazione” per tutti è che questa storia ancora non ha un “capitolo finale”, come intendono quelli che hanno titolato stamattina “game over”: è una “storia ancora da scrivere” che “appassionerà” ancora tanti lettori e ascolatatori, una “storia infinita”, una “serie-tv” dalle tante stagioni e dai numerosi episodi.

Alla storia il giudizio di tutto ciò: da semplici spettatori possiamo solo “osservare” e rimanere “esterrefatti” di fronte alla “spettacolo” che persone come Berlusconi ed egli stesso sanno offrire.