L’ebook sostituirà il caro vecchio libro?
Questa domanda prende banco ormai già da qualche tempo tra gli amanti della carta stampata e i fautori del libro digitale.Una cosa è certa: è alle porte un cambiamento epocale. E i cambiamenti, si sa, portano sempre con sé tanti dubbi e incertezze. Basti pensare che il grande filosofo greco Platone considerava la scrittura “come la tomba della memoria umana e la fonte della dimenticanza”. Per il filosofo solo la comunicazione orale era in grado di trasmettere il sapere.
Dall’oralità alla scrittura:primo grande cambiamento. E sappiamo quanto la scrittura,oggi, sia segno distintivo di una civiltà evoluta.
Arriviamo ora alla seconda svolta nell’ambito di ciò che porterà all’editoria moderna. Siamo nel 1440, gli ormai celebri fratelli Guttenberg inventano la stampa. Siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione. La cultura poteva circolare finalmente in un ambiente molto più ampio ed eterogeneo e smetteva di essere un privilegio della sola élite aristocratica ed clericale.
Ma pensiamo davvero che la stampa e di conseguenza il progenitore del libro moderno fu accolto benevolmente da tutti? La risposta è naturalmente negativa. Molte personalità illustri del tempo preferivano affidarsi ancora alla forma del manoscritto. È il cosiddetto “stigma della stampa”. I poeti, gli scrittori non volevano che le loro opere divenissero libri stampati perché questo significava trasformare la loro poesia in un qualcosa di popolare e basso, mentre la forma del manoscritto meglio si addiceva ad un pubblico scelto ed elevato. Poi si è verificato l’exploit del libro che è arrivato fino ai giorni nostri.
Ora siamo di fronte ad un altro cambiamento:l’ebook.
Come è possibile immaginare, molti sono coloro che attaccano l’elemento “nuovo” che appare come “nemico” di ciò che è “certo e stabile”.
C’è chi accusa l’ebook di essere privo di quel tocco magico che si genera nel lettore quando sfoglia le pagine del libro. Oppure c’è chi obietta che l’ebook non potrà mai avere la stessa bellezza del libro, della sua rilegatura,del suo essere sempre visibile lì nella nostra libreria con un tocco decisamente decorativo (anche se alle volte le librerie sono zeppe di libri mai letti o iniziati e mai portati a termine).
Tutte obiezioni che possono scivolare nella paura del cambiamento. Infatti dobbiamo considerare che l’ebook è la tappa naturale e logica del processo evolutivo dell’editoria. È il momento di superare tutte quelle reticenze alle quali ci abbarbichiamo per paura di affrontare il nuovo. Pensiamo ai tanti vantaggi dell’ebook: la possibilità di scegliere tra migliaia di libri comodamente sul divano di casa (evitando di immetterci nel traffico, arrivare in libreria con la beffa di non trovare quello che cerchiamo), annotare i nostri commenti senza imbrattare le pagine di un libro, e non da meno un notevole vantaggio ambientale con uno spreco minore di carta e ancora tanti altri vantaggi.
Per concludere dobbiamo aver fiducia in questa nuova svolta di cui possiamo ritenerci fortunati testimoni e sicuramente nel giro di pochi anni l’ebook non sarà più messo sul “banco degli imputati” ma sarà una solida certezza della nostra vita.