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L'era Glaciale 4 - Brand alla deriva. Giusto un paio di osservazioni. La prima è che sono convinto debba esserci una differenza quantomeno concettuale tra un film e le giostre. Mi spiego. Se andate al cinema, anche per vedere un cartone animato, non è certo perché avevate una voglia irrefrenabile di andare sulle montagne russe, no? Altrimenti sareste andati al Luna Park. Il fatto che i film d'animazione, soprattutto quelli inconsistenti come questo, presentino sempre le solite scene dove i protagonisti scivolano qua e là a folle velocità inizia a stufare. La seconda è che anche ai brand più conosciuti sarebbe dignitoso mettere un bel punto quando le idee latitano. Ah, il merchandising... ho capito. Scusate eh se mi sono permesso.
Iniziamo malissimo perché Filippo Timi dopo Leo Gullotta non si può proprio sentire. Terribile la nuova voce di Manny che perde davvero tanto in simpatia. Quello che non ci mette Manny ce lo mette il vecchio Scrat, solito casinista che in questo capitolo riesce a provocare anche la distruzione di Pangea causando la deriva dei continenti. Il cast è al completo con Diego, Sid, Pesca (la figlia del mammuth Manny) e Luis, giovane amico di Pesca. Un paio di nuovi ingressi abbastanza indovinati vanno a infoltire l'eterogenea compagnia: la strampalata nonna di Sid e la ciurma di animali pirati malvagi comandante da Capitan Sbudella (un Gigantopiteco, un vecchio scimmione insomma).
La storiella non è nulla di che. Manny è in difficoltà nel ruolo di padre con una Pesca adolescente che inizia a dargli filo da torcere. La giovane mammuth vuole iniziare a frequentare nuovi amici tra i quali c'è Ethan per il quale Pesca ha una cotta. Dopo aver avuto un diverbio con il padre, a causa del casino combinato da Scrat, i due vengono separati dalla nuova catastrofe. Nel corso del film Manny, Diego e Syd faranno di tutto per ricongiungersi al resto del gruppo. Sulla loro strada i pirati di Capitan Sbudella tra i quali c'è Shira, una femmina di tigre dai denti a sciabola.
Noioso. Noioso. Noioso. Non c'è tanto da girarci attorno. Poche trovate divertenti, qualche battuta qua e là, molta azione abbastanza fine a se stessa e la computer grafica alla quale il brand ci aveva già abituati. Dalla freschezza del primo capitolo, proprio perché nuovo, un abisso. Ho faticato tantissimo a tenere gli occhi aperti fino alla fine. Che poi se vai a vedere non c'è nulla di particolarmente brutto ma non c'è neanche nulla di davvero buono o coinvolgente e questo è un grosso male.
La domanda nasce spontanea. Riuscirà la 20th Century Fox a risparmiarci un quinto capitolo e a inventarsi qualcosa di nuovo? Lo spero tanto e ci credo poco.
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