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L'eredità di Iside - Francesco Gioè

Creato il 29 giugno 2012 da La Stamberga Dei Lettori
L'eredità di Iside - Francesco GioèI Contenuti
Il crollo d’una parete nelle Catacombe cappuccine di Palermo svela una vecchia Bibbia, testa di ponte di un pellegrinaggio che porterà ad un segreto insospettabile. Cos’è il GRIV? Servizi segreti ispirati dalle previsioni catastrofistiche di Al Gore e di buona parte della scienza contemporanea. Qual è il suo obbiettivo? Salvaguardare la Terra ad ogni costo.
Un protagonista fobico e musicopatico; un’equipe di professionisti a spasso per la storia e, sullo sfondo, lo spionaggio ai massimi livelli.L’eredità di Iside mette insieme mistery, noïr e avventura. Una caleidoscopica narrazione attraverso mezzo mondo; attraverso guerre e civiltà pregresse.
Cosa muoveva il vecchio frate vissuto a cavallo di tre secoli? Qualcuno cercherà di scoprirlo, passando da un’investigazione sincopata e da una tecnica narrativa assolutamente graffiante.
La Recensione
Il ritrovamento di un arazzo cripticamente decorato in seguito al crollo di una parete nelle catacombe dei Cappuccini di Palermo conduce Gregorio, membro dell'associazione segreta GRIV, in un lungo e avventuroso viaggio che tocca Palermo, l'Egitto, la Grecia, il nord Europa, il Congo. Un viaggio alla ricerca di un prezioso segreto, che mette in contatto Gregorio, strambo protagonista fobico e musicopatico, con un'ampia molteplicità di storie, popoli, paesaggi e artefatti.Parto da un quesito: è possibile giudicare positivamente un edificio incompleto? La risposta è no: ed è la stessa per quanto riguarda un libro senza editing. Mi dispiace per le piccole case editrici indipendenti che non hanno i fondi adeguati, ma un libro senza editing è come un palazzo vuoto che mostra soltanto i nudi mattoni: completo e rifinito sarebbe magari un palazzo di lusso, ma allo stato attuale delle cose penetra l'acqua, non c'è riscaldamento, manca l'elettricità, è insomma invivibile. Mi duole dirlo, ma la metafora calza per quanto riguarda L'eredità di Iside, il romanzo d'esordio del palermitano Francesco Gioè: ci sono le potenzialità per uno stile intelligente, la cura nell'ideazione di una trama complessa e che coinvolge ambiti storici, artistici e culturali molto vari, ma il libro risulta pressoché illeggibile per mancanze basilari che non fanno onore all'autore ma che un editing massiccio avrebbe potuto correggere. Tralasciando i numerosi refusi, le lacune più immediate riguardano la punteggiatura: virgole spesso assenti, o talvolta tra soggetto e oggetto, ma – soprattutto – le maiuscole dopo il punto e virgola e un'errata impostazione dei dialoghi. Concetti semplici, che chi scrive e legge molto dovrebbe aver introiettato, ma non è tutto qui, perché spesso l'uso del narratore traballa: selezionato un punto di vista interno, talvolta la voce narrante conosce e commenta qualcosa cui non ha assistito. Sono queste mancanze che pregiudicano un libro che avrebbe potuto essere un avvincente giallo storico.Altra nota molto dolente sono appunto le note a pie' pagina. Personalmente non le apprezzo: trovo che sia diritto di ogni autore parlare di ciò che il lettore non conosce, e che sia diritto di ogni lettore non essere considerato un troglodita da imboccare con il cucchiaino. Ciò detto, quelle di Gioè sono semplicemente troppe, invasive e pedanti, nella quasi totalità dei casi inutili. Se posso comprendere i riferimenti (linguistici, storici, geografici, culturali) alla realtà congolese, da lettore trovo offensivo che mi venga tradotto in nota Help me!, spiegato cos'è l'U.S. Army o l'Agenzia e localizzata Lörrach. La questione è che se un autore vuole inserire nel testo elementi o citazioni sconosciuti ai più (e certamente non il caso degli esempi riportati e di molte altre note nel romanzo), deve anche accettare di rischiare che passino inosservati o incompresi.
Non che il romanzo non presenti qualche pregio: come ho già accennato, Gioè spesso si diletta con uno stile interessante e innovativo che gioca a lungo con proverbi e modi di dire; padroneggia inoltre una buona mimesi linguistica che gli consente di attribuire una parlata diversa a ogni tipologia di personaggio, i quali – a proposito – sono interessanti e ben costruiti. Anche la trama è senza dubbio ben congegnata: si tratta di un romanzo che, scritto diversamente, avrebbe potuto dare qualcosa e valere senza dubbio la lettura.

Giudizio:
+2stelle+
Articolo di Sakura87
Dettagli del libro
  • Titolo: L'eredità di Iside
  • Autore: Francesco Gioè
  • Editore: Neftasia
  • Data di Pubblicazione: 2011
  • ISBN-13:9788860381682
  • Pagine: 375
  • Formato - Prezzo: Brossura - 18,00 Euro / Epub - 7,90 Euro

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