Non so voi, ma io nutro una profonda ansia nei confronti delle classifiche dei libri più venduti del momento. Ansia da prestazione, ovvero sono certa che se provo a leggere uno qualsiasi dei titoli proposti rimarrò terribilmente delusa, e me la prenderò col mondo intero, senza eccezione alcuna. Questa premessa mi è utile per ribadire che a volte i bei libri capitano per caso, ma a volte il caso va aiutato, dobbiamo cercare e diffondere il bello della letteratura, quel bello che evidentemente in questo mondo strambo fatica a trovare il suo spazio. Insomma, tutto questo bla bla per scrivere che L’eroe delle terre morenti di Alberto Büchi è un gran bel romanzo.
Cupo, da paura, spaventoso, e vi deve piacere il genere fantasy horror, ma scritto davvero bene. L’autore riesce a creare un mondo suggestivo, a descriverlo, dipingerlo in maniera impeccabile. Tanto che in alcuni tratti mi sono venuti i brividi di freddo, e non solo.
Protagonista della storia Hansio, un eroe un po’ stanco e depresso, il suo mondo sta morendo, mangiato dai cadaveri viventi; la razza umana sta cedendo e la vita rischia di venire divorata dalla puzza di morte. Solo una bambina può dare inizio al cambiamento.
Se da un lato il filo narrativo non è nuovo, i cadaveri viventi sono i cugini di primo grado dei nostri amati zombie, devo ribadire che è lo stile di Alberto Büchi a fare la differenza. Pulito e capace di risvegliare incubi assopiti.
Hansio strinse il collo così forte che sentì sotto le dita qualcosa che si rompeva. Doveva però spostarsi da quella posizione perché in un attimo avrebbe avuto addosso tutti gli altri cadaveri famelici. Urlò di rabbia e con una mano lasciò la presa per estrarre il coltello dalla cinta. Nel contempo, sentì altre mani afferrargli una caviglia. Scalciò immediatamente e un cadavere venne sbalzato indietro. Con un gesto potente piantò la corta lama dentro un occhio di quello sopra di lui, che subito si afflosciò. Estrasse il coltello e si rimise in piedi, giusto in tempo per sferrare un fendente al primo che gli si era avvicinato. Con quella mossa gli mozzò parte del naso e fece saltare un occhio ma non lo uccise perché non aveva raggiunto il cervello. Allora cambiò impugnatura e glielo piantò con forza nella fronte.
Quindi si, se amate le storie horror vi consiglio la lettura di questo romanzo, anche se lo ammetto… aspetto il secondo capitolo.
L’eroe delle terre morenti, Alberto Büchi, 2015, Nero Press Edizioni, eBook, 1,99 Euro