E’ un mestiere curioso, quello dello Scribacchino.
Inizi pensando di commentare l’ultimo concerto di XY; ti ritrovi a cronacare la partita di basket della squadra locale. Tu, che manco sai come si tira la palla a spicchi.
Inizi pensando di cronacare la partita di basket della squadra locale; ti ritrovi a commentare l’ultimo concerto di XY. Tu, che manco sai la differenza tra melodia e armonia.
Funziona sempre così. Si chiama gavetta.
Il mio direttore (uno che arriva dal giornalismo degli anni ’50, integerrimo e preciso nel suo mestiere come Pastorius lo era con i sedicesimi) mi ha insegnato una cosa molto importante: per poter informare bisogna essere informati. E per informare correttamente bisogna controllare e ricontrollare fino alla nausea gli scritti. L’errore non è ammesso.
Poi un mattino ti svegli, apri Repubblica.it e inizi a ridere.
Perché per confondere i Soundgarden con i Nirvana ce ne vuole…







