Erano giorni che non avvistavo un lettore. Ieri sera mi dirigevo mesta verso l’uscita quando all’improvviso scorgo la testa ricciolina bruna di una lettrice già nota. Sta in piedi, spiaccicata contro la porta opposta a quella aperta. I gomiti uniti e le mani giunte quasi in preghiera sono il suo leggio. Ho pochissimi secondi per capire cosa abbia deciso di leggere dopo il Maestro e Margherita. Non ho altra scelta se non abbassarmi in maniera innaturale sulle ginocchia come se vi fosse un terzo immaginario gradino alla fine del corridoio. Leggo a chiare lettere Pirandello (adoVo!) ma del titolo afferro solo che si tratta di un’unica parola, no… c’è un apostrofo… elle, apostrofo… (sono ormai sulla porta, la testa girata di quasi 180° troppa gente tra me e lei)… “Elle apostrofo?” Le amiche mi salutano, io rimungino “elle apostrofo… – Si ciao! - elle… apostrofo…” L’esclusa! Tramuto il pugno partito in alto in segno di trionfo in un più convenzionale e socialmente accettabile generico segno di saluto e mi avvio soddisfatta verso casa.
Tagged: Bari, ecomomici, Luigi Pirandello, romanzo