La netta affermazione di David Cameron non è soltanto un riconoscimento da parte del popolo di Sua Maestà ma, anche e prima di tutto, della storia.
All’attuale inquilino di Downing Street, infatti, il merito di aver rinnovato il conservatorismo britannico traghettandolo nel XXI secolo, con una serie di scelte coraggiose e di rottura sia sui temi etici (ad esempio il matrimonio gay) che sul fronte economico-sociale (il cosiddetto “conservatorismo compassionevole”, in antitesi con l’individualismo propugnato dalla “Lady di ferro”).